Accesso ai Fondi di solidarietà a favore delle vittime di usura e estorsione e nuova tipologia di concordato per comporre le crisi di liquidità del singolo debitore, al quale non si applicano le ordinarie procedure concorsuali. Contro la piaga dell’usura, cui spesso sono costretti commercianti e imprenditori (ma non solo) alle prese con improvvise difficoltà economiche, si avvia all’approdo definitivo la legge che introduce nuovi strumenti di tutela e sostegno.
Il Senato, non appena terminata la sessione di bilancio, prenderà infatti in esame il provvedimento che arriva dalla Camera fresco dell’approvazione in sede legislativa della commissione Giustizia. Il testo estende agli imprenditori individuali dichiarati falliti la possibilità di accedere al Fondo di solidarietà per le vittime dell’usura (istituito nel 1996), nonché al Fondo di solidarietà per le vittime delle richieste estorsive (istituito nel 1999 e unificato al Fondo di solidarietà per le vittime dell’usura dalla legge finanziaria 2002).
Si interviene anche sui tempi per l’erogazione dei mutui concessi a favore delle vittime dell’usura, consentendone l’erogazione anche nella fase delle indagini preliminari, sempre che vi sia il parere favorevole del Pm, sulla base di concreti elementi acquisiti. Attualmente l’erogazione è possibile solo successivamente al decreto che dispone il giudizio nel procedimento penale per il delitto di usura. Il provvedimento reca ulteriori misure di contrasto del racket dell’usura e dell’estorsione, tra cui in particolare l’inasprimento delle pene per il delitto di estorsione semplice e aggravato e, attraverso una modifica al codice appalti, la previsione della risoluzione del contratto a seguito di condanna irrevocabile dell’appaltatore per usura e riciclaggio.
Quanto poi alle situazioni di crisi da sovraindebitamento, viene delineata una sorta di procedura concorsuale, modellata sull’istituto del concordato fallimentare, applicabile a soggetti diversi dagli imprenditori commerciali, allo scopo “di evitare inutili collassi economici con la frequente impossibilità di soddisfacimento dei creditori ma, soprattutto, con il ricorso al mercato dell’usura e, quindi, al crimine organizzato”. Nel dettaglio, il provvedimento propone lo strumento dell’accordo con i creditori, su proposta del debitore, sulla base di un piano di ristrutturazione dei debiti che assicuri il regolare pagamento dei creditori estranei.