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Usa: tasso disoccupazione sale al 7,9%, ma è boom per i nuovi posti lavoro

Il tasso di disoccupazione negli Stati Uniti è salito al 7,9% il mese scorso, ma sono stati creati 171 mila nuovi posti di lavoro, ben oltre i 125 mila previsti. L’apparente contraddizione fra i due dati si spiega con il fatto che molte persone sono rientrate recentemente nel mondo del lavoro. Il tasso è in linea con quello atteso dagli analisti, in leggero rialzo rispetto al 7,8% di settembre. I numeri sono stati diffusi oggi dal dipartimento del Lavoro degli Usa.

A cinque giorni dalle elezioni presidenziali, la creazione di 46 mila posti di lavoro più del previsto è un’ottima notizia per l’attuale capo della Casa Bianca, Barack Obama.

D’altra parte il tasso di disoccupazione ancora pericolosamente vicino all’8% (soglia oltre la quale nessun presidente è mai stato eletto) rappresenta un’arma fondamentale in mano Mitt Romney: “Il dato è più alto ora di quando il presidente Obama ha assunto l’incarico”, ha già tuonato il candidato repubblicano.

A gennaio 2009 – quando Obama è entrato alla Casa Bianca – il tasso era al 7,8%, ma è stato superiore all’8% per 43 mesi, la serie più lunga da quando è iniziata la raccolta dei dati, nel 1948.  

Il dipartimento ha inoltre ha rivisto al rialzo le rilevazioni sugli ultimi due mesi estivi, aggiungendo altri 84 mila nuovi posti di lavoro: i dati sono cresciuti da +142 mila a +192 mila su agosto e da +114.000 a +148.000 su settembre.

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