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Usa, superindice ok. E crescita Pil rivista da +2% a +1,8% nel terzo trimestre

Dopo il dato positivo del Pil Usa, a Washington induce all’ottimismo anche Il superindice economico: a novembre ha messo a segno un lieve incremento (+0,5%) – Si tratta del settimo mese consecutivo in crescita – L’indice Michigan sulla fiducia dei consumatori sale a 69,9 da 64,1.

Giornata di dai macro per l’economia degli Stati Uniti, che rialza la testa. Il numero più importante è sicuramente quello che riguarda il Pil a stelle e strisce: nel terzo trimestre la crescita è stata rivista al ribasso dal 2% della seconda stima preliminare di un mese fa fino all’1,8%. Gli analisti si attendevano una conferma della crescita al 2%. Nonostante il ritocco negativo, la crescita registrata nel terzo trimestre è la maggiore da inizio anno.

SUPERINDICE ECONOMICO IN RIALZO DELLO 0,5%

Per quanto riguarda il superindice economico targato Usa, a novembre ha messo a segno un lieve incremento (+0,5%), che fa seguito alla crescita dello 0,9% messa a segno in ottobre. Si chiude così il settimo mese consecutivo in crescita. Il dato registrato è migliore delle previsioni degli analisti, che avevano stimato un incremento appena dello 0,3%. Sette sulle dieci componenti del superindice hanno segnato un miglioramento nell’arco dello scorso mese.

Il contributo più forte è arrivato dallo spread sui tassi d’interesse e sulle richieste per nuovi permessi per le costruzioni. Da segnalare anche la componente che misura le aspettative correnti sull’economia, aumentata dello 0,1% lo scorso mese, dopo essere cresciuta dello 0,2% ad ottobre. Quella che misura le aspettative future è salita invece dello 0,1%, dopo un aumento dello 0,6% relativo al mese precedente.

INDICE MICHIGAN, FIDUCIA CONSUMATORI MAGGIORE DELLE ATTESE

Notizie positive inoltre arrivano dall’indice dell’università del Michigan sulla fiducia dei consumatori, salito a 69,9 da 64,1. Gli economisti sentiti dall’agenzia Dow Jones prevedevano un incremento a 68 punti. L’indice relativo alla percezione delle condizioni economiche attuali è salito a 79,6 da 77,9 e quello sulle aspettative da 63,6 da 61,1.

Tutti e tre gli indici sono ai massimi da giugno. Le rilevazioni dell’università del Michigan vedono le aspettative inflazionistiche per il 2012 stabili al 3,1%, mentre per i prossimi 5-10 anni la stima è al 2,7%, anch’essa invariata.

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