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Usa, solo un manager su tre è sui social media

Secondo un’analisi pubblicata da Forbes, il 32 per cento dei 500 più importanti amministratori delegati americani ha un account su un social network – I più attivi sono su LinkedIn, piattaforma meno popolare tra gli altri professionisti – Cresce la presenza su Twitter, ma in pochi “cinguettano” davvero.

Usa, solo un manager su tre è sui social media

I grandi capitani d’impresa saranno anche vecchi lupi di mare della finanza, ma quando si tratta di avventurarsi nel mare magnum dei social network preferiscono gettare l’ancora. Solo un terzo dei “top Ceo” americani è infatti presente e attivo sui social media. L’analisi è stata pubblicata da Forbes, storica rivista americana di economia nota per le sue imperdibili classifiche, che traccia un ritratto impietoso della classe dirigente alle prese con le nuove tecnologie, gli unici salvagenti credibili in tempi di crisi.

I dati provengono dall’ultimo rapporto di Ceo.com, un sito rivolto al mondo imprenditoriale, e Domo, una software company. Un’indagine che ha scandagliato per un mese l’attività su Twitter, Facebook, LinkedIn e Google dei 500 più importanti amministratori delegati statunitensi.

Solo il 32 per cento degli ad ha almeno un account su un social network. Detto in altri termini, il 68 per cento di loro non ha un profilo, nemmeno di rappresentanza.

I più attivi, e questa non è una sorpresa, sono su LinkedIn, il network professionale per eccellenza. I Ceo con un account, in questo caso, sono il 27,9 per cento, in crescita di due punti rispetto all’anno precedente. E chi è presente, ha anche una fitta vita sociale: un quarto degli utenti ha più di 500 contatti. A dirla tutta, LinkedIn ha più successo tra i manager. Secondo uno studio Pew pubblicato in settimana, solo il 20 per cento della popolazione statunitense è sul network professionale.

I re di LinkedIn sono Met Whitman, ad di Hewlett-Packard (oltre 265000 contatti) e Jamie Dimon di JP Morgan Chase (a quota 147000). A sorpresa, Marissa Mayer, numero uno di Yahoo, c’è, ma ha solo 139 amici. Se la passa molto peggio un’azienda storica come la Ford: di Alan Mullaly, ad della casa automobilistica, nemmeno l’ombra.

Twitter è in crescita, ma le cifre sono ancora basse. Poco meno del 6 per cento dei manager ha un account, mentre l’anno scorso erano il 3,6 per cento. Il problema, qui, è semmai la pigrizia. Solo 19 amministratori su 500 scrive messaggi a 160 caratteri, ma non più di uno al giorno.

Va un po’ meglio su Facebook, dove è presente il 7,6 per cento degli ad. Per la cronaca, il 67 per cento della popolazione americana è sul network di Mark Zuckerberg, che – tra l’altro – è il CEO più popolare sui social media, con quasi 19 milioni di contatti.

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