I lavoratori americani che la settimana scorsa hanno chiesto per la prima volta il sussidio di disoccupazione sono diminuiti, ma hanno comunque superato le stime degli analisti. Secondo quanto riportato dal dipartimento del Lavoro, nella settimana conclusa il 22 giugno, le richieste iniziali di sussidi di disoccupazione sono calate di 9 mila unità, a 346 mila. Gli analisti attendevano un ribasso a 345 mila unità, dopo il rialzo di 19 mila unità (a 355 mila), registrato la settimana precedente.
La media delle quattro settimane, più attendibile in quanto non soggetta alle fluttuazioni del mercato, è scesa di 2.750 unità, a quota 345.750. Il dato resta al di sotto delle 400 mila unità, soglia che secondo gli analisti segnala una fase di stallo. Il numero complessivo dei lavoratori che ricevono sussidi di disoccupazione per più di una settimana – relativo alla settimana terminata il 15 giugno, l’ultima per la quale è disponibile il dato – è scesa di mille unità, a 2.965.000, contro i 3.309.000 dello stesso periodo dell’anno scorso.
Quanto ai consumi, a maggio gli americani sono tornati a spendere con maggiore decisione. Secondo quanto riportato dal dipartimento del Commercio, le spese per consumi sono cresciute dello 0,3%, dopo il ribasso dello 0,3% del mese precedente e in linea con le previsioni degli analisti.
I redditi personali, infine, sono aumentati dello 0,5%, mentre gli esperti attendevano una crescita dello 0,2%, dopo il +0,1% di aprile. Il tasso di risparmio è cresciuto dal 3 al 3,2%, il livello più alto da dicembre. La componente che misura l’andamento dell’inflazione si è attestata su base annuale all’1,1%. La Fed considera tollerabile un livello tra l’1,5 e il 2%.