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Usa: petrolio in calo, salgono i prezzi dei T-bond

FIRSTonline

E’ ancora effetto Siria sui mercati americani, ma non a Wall Street, che beneficia dei dati macro positivi in arrivo da Cina e Giappone. Mentre il prezzo del petrolio cala e i rendimenti dei T-bond salgono, i future sulla Borsa di New York sono positivi: S&P 500 e Dow Jones +0,2%, Nasdaq +0,4%. 

Gli investitori guardano all’evoluzione dei negoziati in corso al Congresso americano sulla questione siriana, con l’amministrazione Obama che preme per un intervento militare contro il regime di Bashar al-Assad. Nel fine settimana è emerso che Washington potrebbe attendere un rapporto Onu prima di intraprendere eventuali iniziative. Gli Stati Uniti, inoltre, hanno concesso a Damasco una settimana per consegnare l’arsenale di armi chimiche – che si ritiene essere in possesso del regime siriano – e scongiurare così l’attacco militare americano. Il segretario di Stato Usa John Kerry sostiene che Assad (accusato di avere usato il gas contro la popolazione lo scorso 21 agosto nella strage alla periferia di Damasco) controlli l’arsenale con suo fratello Maher e un generale fedele al regime.

Secondo Kerry, Assad non ha alcuna intenzione di soddisfare le condizioni poste dall’ultimatum americano. L’allontanarsi della prospettiva dell’attacco, tuttavia, ha contribuito ad attenuare la pressione sul petrolio: a Londra il barile di Brent (il greggio di riferimento del mare del Nord) cede 1,33 dollari rispetto alla chiusura di venerdì, a quota 114,79 dollari, mentre sul New York Mercantile Exchange il barile di Wti cede 24 centesimi, a 110,29 dollari. 

Sul fronte dei titoli di Stato, pesa l’ipotesi che la Federal Reserve inizi a breve il tapering, ovvero la progressiva riduzione degli stimoli garantiti dalla Banca centrale all’economia. A inizio seduta i prezzi dei Treasury – che si muovono inversamente ai rendimenti – sono in aumento. Il decennale registra tassi in calo al 2,89%, il titolo a tre mese viaggia allo 0,02%, i biennali segnano tassi in rialzo allo 0,443%. Stesso andamento per i titoli a 5 anni (1,709%) e per i trentennali (3,829%).

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Categories: Finanza e Mercati