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Usa: non cresce la produzione industriale, rallenta il mercato immobiliare

Negli Stati Uniti la produzione industriale rimane invariata a marzo: il dato è peggiore delle attese degli analisti, che prevedevano un incremento – moderato – dello 0,2%. 
Si tratta del secondo stop consecutivo, dal momento che già nel mese di febbraio la produzione non aveva registrato crescita rispetto al mese precedente. In marzo, inoltre, il tasso di utilizzo delle infrastrutture industriali è calato di un decimo, al 78,6%.
In calo anche l’attività manifatturiera, che rallenta dello 0,2%, rispetto alla crescita dello 0,8% di febbraio, mentre su base annua è cresciuta del 3,8%. 
Nel settore minerario si registra una crescita dello 0,2% dopo il -4% di febbraio. Le utilities crescono dell’1,5% dopo un incremento modesto dello 0,1% del mese precedente.
Anche nel settore immobiliare le ultime statistiche tendono al ribasso, indicando che la strada per una completa ripresa del mercato sarà più lunga del previsto. Nei mesi scorsi condizioni climatiche favorevoli hanno dato un notevole impulso alle nuove costruzioni, ma la concorrenza dei bassi prezzi sulle abitazioni già in vendita si è ripercossa sul settore delle abitazioni multifamiliari. 
Allo stesso tempo aumentano i permessi di costruzione per le nuove case, il che potrebbe indicare una ripresa del mercato nei mesi a venire, sostenuta da tassi di interesse ai minimi storici e da prospettive per l’occupazione in leggero miglioramento.

 

 

 

 

 
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