Lo Stato di New York ha avviato un’indagine sulle tre principali agenzie di rating (Moody’s Investor Service, S&P e Fitch Ratings) per accertare se abbiano violato i termini di un patteggiamento del 2008.
La transazione, ricorda Bloomberg News, era stata raggiunta con l’allora procuratore generale Andrew Cuomo e prevedeva che fossero modificate alcune procedure delle agenzie, accusate di avere gonfiato le valutazioni di titoli garantiti da mutui subprime durante la bolla immobiliare.
Si trattava di derivati ad altissimo rischio e quasi del tutto privi di valore (perché la grande maggioranza degli americani non sarebbe stata in grado di restituire i prestiti ricevuti), a cui però le agenzie concedevano la massima valutazione possibile, ovvero la tanto agognata tripla A. Il conflitto d’interesse di fondo consisteva nel fatto che a pagare le agenzie erano le stesse banche che emettevano i titoli.
Stando ai termini del patteggiamento, S&P, Moody’s e Fitch avrebbero dovuto rivedere proprio i metodi di pagamento per l’assegnazione dei rating, aumentando al contempo la trasparenza delle attività e rendendo pubblico un maggior numero d’informazioni.
L’attuale procuratore generale dello stato di New York, Eric Schneiderman, sta indagando per accertare se i termini dell’accordo siano stati rispettati. E per il momento le agenzie si rifugiano in un classico “no comment”.
Allegati: Reuters