In settembre le vendite su case esistenti degli Stati Uniti sono calate bruscamente e per il quarto mese consecutivo, scivolando al minimo da dicembre 2012. Hanno pesato il rialzo dei tassi di interesse dei mutui e l’incertezza a Washington sulla scia dello “shutdown” e del braccio di ferro sul debito.
Il dato, riportato dall’associazione di settore National Association of Realtors, ha segnato un calo del 5,6% a 101,6 punti. Gli analisti avevano previsto un aumento dello 0,5%. Il dato è dell’1,2% più basso rispetto a settembre 2012, mettendo a segno il primo calo annuale dal 2011.
Secondo Lawrence Yun, capo economista del Nar, i prezzi più alti e la minore offerta in alcune aree del Paese contribuiscono al calo del dato. Lo stallo di Washington e “il calo della fiducia dei consumatori provocato dall’incertezza generale mettono sotto pressione le vendite”.
