Il lavoratori americani che per la prima volta hanno richiesto il sussidio di disoccupazione negli Stati Uniti sono aumentati per la seconda settimana consecutiva. Secondo quanto riportato dal dipartimento del Lavoro degli Stati Uniti, nella settimana conclusa il 23 marzo le richieste iniziali sono salite di 16 mila unità, fino a quota 357 mila, un dato molto superiore alle 340 mila unità attese dagli analisti. La rilevazione della settimana precedente è stata rivista al rialzo di 7 mila unità, a 341 mila.
La media delle quattro settimane, più attendibile in quanto non soggetta alle fluttuazioni del mercato, è cresciuta di 2.250 unità, a quota 343 mila. Il dato resta comunque al di sotto delle 400 mila unità, soglia che secondo gli analisti segnala una fase di stallo.
Il numero complessivo dei lavoratori che ricevono sussidi di disoccupazione per più di una settimana – relativo alla settimana terminata il 16 marzo – è calato di 27 mila, a 3.050.000. Il tasso di disoccupazione per i lavoratori con assicurazione è rimasto invariato al 2,4%.
Quanto all’intera economia americana nel quarto trimestre 2012, la stima finale del Pil ha messo in luce numeri superiori alla prima revisione e alla contrazione della stima preliminare. A fare da traino sono state le spese aziendali, cresciute nonostante l’incertezza a Washington. Stando alla revisione finale riportata dal dipartimento al Commercio, il Pil è cresciuto dello 0,4%.
Gli analisti attendevano però un aumento dello 0,5%, dopo il -0,1% della prima stima e il +0,1% della revisione intermedia. Nel terzo trimestre era stato registrato un +3,1%, mentre per l’intero 2012 l’aumento dell’economia è stato pari al 2,2%.