Dal 2014 a oggi, la Russia avrebbe speso almeno 300 milioni di dollari per finanziare due dozzine di partiti appartenenti ad altri Paesi, perlopiù in Europa, allo scopo d’influenzare le elezioni e gli orientamenti politici. Lo sostiene un rapporto dell’intelligence americana che il segretario di Stato Usa, Antony Blinken, ha inviato lunedì alle ambasciate statunitensi in oltre cento paesi. I nomi dei paesi e delle personalità coinvolte non sono stati rivelati.
Le parole di Blinken
Blinken punta a contrastare le operazioni della Russia in Europa, Asia e Africa, “facendo luce sul finanziamento politico segreto e sui tentativi di minare i processi democratici – ha detto al Washington Post il segretario di Stato Usa – Stiamo avvisando questi partiti e candidati stranieri che se accettano segretamente denaro di Mosca, noi possiamo denunciarli e lo faremo”. Il giornale americano cita l’esempio di un Paese asiatico dove l’ambasciatore russo avrebbe dato milioni di dollari in contanti a un candidato presidenziale.
I precedenti della Lega
In Italia, la Lega aveva firmato un accordo di collaborazione politica con Russia Unita, il partito di Putin, e Matteo Salvini ha spesso difeso le posizioni di Mosca. In passato, poi, erano state pubblicate le registrazioni delle conversazioni avute nell’ottobre del 2018 da Gianluca Savoini, braccio destro di Salvini per la Russia, all’hotel Metropol. La magistratura aveva aperto un’inchiesta sull’episodio, ipotizzando che si discutesse di finanziamenti illeciti, ma l’indagine è ancora in corso. È inevitabile, però, che le notizie diffuse oggi dall’intelligence americana pesino come un macigno sulla campagna elettorale in corso nel nostro Paese.
La reazione di Salvini
In una nota diffusa in serata, Salvini minaccia di querelare chiunque accosti il nome della Lega al rapporto arrivato dagli Stati Uniti. “Non saranno più tollerate falsità e insinuazioni: ora basta – si legge – Io non ho mai chiesto né preso soldi. Dicano nomi e cognomi. Ha pagato il Pd? Se la Russia ha pagato il Pd è giusto che si sappia. L’unico Paese straniero che nella mia attività politica mi offri un viaggio pagato e spesato all’estero furono gli Stati Uniti. Io non ci andai. Altri ci andarono, liberi di farlo”.
Le posizioni degli altri partiti
Quanto a Fratelli d’Italia, uno dei fondatori del partito, Guido Crosetto, ha chiesto via Twitter che si faccia chiarezza sui nomi dei politici coinvolti, perché “prendere soldi da Russia è alto tradimento”.
Giuseppe Conte ha detto che il Movimento 5 Stelle, “come sempre, agisce in piena trasparenza. Ci auguriamo venga fatta luce quanto prima – ha aggiunto – e che il Copasir indaghi con il pieno sostegno di tutte le forze parlamentari. Esprimo una certa preoccupazione sul fatto che la parte finale della campagna elettorale possa essere inquinata da fattori esterni. Ci auguriamo che nessuno pieghi una questione di sicurezza nazionale a biechi interessi politici”.
Infine, Enrico Letta chiede che entro il 25 settembre gli elettori siano informati su chi ha incassato finanziamenti dal Cremlino: “In Italia ci deve essere la dovuta informazione e chiarezza prima del voto. Gli italiani sappiano se partiti politici di questo Paese siano stati finanziati da una potenza, la Russia, che oggi è contro l’Europa, ha invaso l’Europa. Quindi noi chiediamo al governo italiano di dare le informazioni, che il Copasir intervenga”.
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che articolo fake, l'Intelligence usa ha solo avvisato vari paesi che la Russia avrebbe (ribadisco avrebbe) finanziato dei paesi occidentali, senza fare nomi, cognomi, importi ecc. Praticamente una nota scritta sulla carta igenica. Poi sappiamo l'intelligence Usa quanto sveglia sia....
Ma il giornalista sa' comprendere ed analizzare le notizie o scrive a caso?