Negli Stati Uniti crescono i posti di lavoro e il rialzo dei tassi d’interesse da parte della Fed si avvicina: potrebbe arrivare già il mese prossimo.
A luglio le aziende americane hanno creato esattamente il numero di posti previsto (215mila), in linea con i recenti miglioramenti dell’occupazione. Il tasso di disoccupazione, invece, è rimasto invariato al 5,3%, anche in questo caso come da attese.
Dopo la pubblicazione di questi numeri, i future del Dow Jones cedono 43 punti, lo 0,22%, quelli dell’S&P 500 perdono 6,75 punti, lo 0,32%, quelli del Nasdaq lasciano sul terreno 15 punti, lo 0,33%. Il petrolio a settembre scivola dello 0,34% a 44,51 dollari al barile.
I rendimenti del Treasury a due anni – il più sensibile a un cambiamento di outlook riguardante la politica monetaria della banca centrale Usa – si sono portati vicini ai massimi del 2015.
Quelli invece del decennale – condizionati da un più ampio insieme di fattori, come l’outlook sulla crescita globale e l’inflazione – hanno inizialmente puntato al rialzo per poi virare restando vicini ai minimi di due anni.
Di conseguenza la curva dei rendimenti continua ad appiattirsi, un trend ormai noto negli ultimi mesi. Il decennale vede rendimenti – che si muovono inversamente ai prezzi – scendere al 2,2196%, dal 2,236% di ieri. Il titolo a tre mesi viaggia allo 0,0636%.