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Usa-Iran, le compagnie aeree cambiano le rotte: c’è anche Alitalia

Lo scopo è quello di evitare di mettere in pericolo i passeggeri a causa dell’escalation di tensioni tra Usa e Iran – Le compagnie non voleranno sullo stretto di Hormuz e sul Golfo dell’Oman – L’Iran diffonde il video dell’abbattimento del drone – Trump conferma di aver bloccato l’attacco

Usa-Iran, le compagnie aeree cambiano le rotte: c’è anche Alitalia

Cresce l’allerta sui cieli dopo l’escalation delle tensioni Iran-Usa e 5 grandi compagnie aeree internazionali hanno deciso di modificare le proprie rotte. Lufthansa, British Airways, Klm, United Airlines, Qantas, Singapore Airlines e Malaysia Airlines hanno annunciato che i loro aerei non sorvoleranno lo stretto di Hormuz ed il Golfo dell’Oman. Stessa decisione anche da parte di Alitalia. Gli aerei dell’ex compagnia di bandiera eviteranno di sorvolare l’area al centro delle tensioni tra Usa e Iran. Nel dettaglio, saranno due i voli interessanti, il Delhi-Roma e il Roma-Delhi.

Scopo delle società è quello di evitare pericoli per i passeggeri in un momento di altissima tensione tra le parti dopo l’abbattimento del drone americano. Stamattina il New York Times ha rivelato che il presidente americano, Donald Trump avrebbe approvato una serie di attacchi contro l’Iran, decisione poi ritirata attraverso un rapido contrordine.

La notizia è stata confermata dal presidente americano: “La scorsa notte eravamo armati e carichi per una ritorsione su tre differenti siti quando ho chiesto quante persone sarebbero morte. ‘Centocinquanta signore’, è stata la risposta di un generale. Dieci minuti prima dell’attacco l’ho fermato”, ha scritto Trump in un tweet.

Nel frattempo le Guardie della rivoluzione islamica iraniana hanno diffuso il presunto video dell’abbattimento del drone USA sullo stretto di Hormuz da parte della loro contraerea. Nelle immagini notturne, che durano circa 30 secondi, si vede il lancio di un missile seguito da una forte esplosione in cielo e dall’urlo di soddisfazione “Allahu Akbar” da parte dei Pasdaran.

(Ultimo aggiornamento: ore 15.38 del 21 giugno)

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