Brutte notizie sul fronte del consumo negli Stati Uniti. L’indice Michigan sulla fiducia dei consumatori, il dato più autorevole sull’orientamento alla spesa delle famiglie americane, evidenzia ad agosto un drastico calo, scendendo da 63,7 punti a 54,9. Si tratta del peggior risultato dal 1980. Saltano le attese degli analisti, che prevedevano un assestamento al livello dei 63 punti. Dietro il crollo del parametro – secondo gli autori del rapporto – sono principalmente tre cause: l’elevato tasso di disoccupazione, i bassi salari, e le difficoltà politiche relative all’accordo sull’innalzamento del tetto del debito, quelle che hanno indotto Standard and Poor’s a tagliare il rating a tripla A degli Stati Uniti. Ed è in particolare questa terza motivazione ad aver colpito gli analisti. Uno stupore cui dà voce Richard Curtin, direttore responsabile della compilazione dell’indice per l’Università del Michigan. “Mai nella storia di questo rapporto”, ha commentato, “abbiamo avuto tanti intervistati che spontaneamente abbiano fatto riferimento al ruolo negativo svolto dal governo”.
Negativo anche l’indice sulle aspettative, anch’esso al minimo storico dei 45,7 punti, contro i 56 punti di luglio e contro gli attesi 55,3 punti.