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Usa, i mercati temono lo scontro post-elettorale

Non è lo scontro fra Trump e Biden che preoccupa le Borse, ma il rischio di caos successivo al voto – La Ue tiene d’occhio il caso Autostrade – Disney licenzia 28 mila addetti – Huffington Post in vendita, ma nessuno si fa avanti

Usa, i mercati temono lo scontro post-elettorale

“Trump, tutti sanno che sei un bugiardo e un pagliaccio, il peggior presidente della storia americana”. “Biden, sei la marionetta della sinistra radicale”, replica il Presidente, che si è però rifiutato d’impegnarsi, in caso di sconfitta, a favorire un passaggio di consegne pacifico. Il primo dei tre duelli tv tra i candidati alla Casa Bianca non ha tradito le attese. Trump ha ripetutamente interrotto il rivale, che ad un certo punto gli ha intimato: “Vuoi stare zitto”. Prima del dibattito, Biden ha reso pubblica la sua dichiarazione al fisco: 288.000 dollari, contro i 750 del tycoon. I primi riscontri al dibattito sono per Biden, davanti di 7 punti nel sondaggio nazionale e per la prima volta in testa nella Georgia, che non vota per i democratici dal 1992, e ad un soffio da Trump perfino in Texas.   

VOLA LA CINA ALLA VIGILIA DELLE VACANZE

La rissa in diretta tv ha messo in agitazione i mercati, che temono che la situazione possa sfuggire di mano. I futures su Wall Street sono in ribasso di mezzo punto rispetto alla chiusura già in rosso.

Intanto, alla vigilia della Golden Week, la settimana delle vacanze cinesi d’autunno, il renmimbi sale ad un nuovo massimo da 22 mesi sul dollaro, a 6,811. In rialzo sia la Borsa di Shanghai (+0,8%) che quella di Hong Kong (+1,7%), a fronte di un robusto e in parte inatteso aumento dell’attività manifatturiera. Meglio delle attese anche la componente legata ai servizi. Molto positivo anche il dato sulle esportazioni: i nuovi ordini dall’estero sono saliti sui massimi a inizio anno.

Il caotico confronto elettorale in Usa ha invece frenato le borse di Tokyo (Nikkei -0,7%) e di Sidney (S&P ASX 200 -1,5%).

ARRETRA WALL STREET, MA SI TRATTA SUL BILANCIO

Tornando agli Usa, dove cresce il timore per una coda velenosa al voto, continuano le trattative tra i partiti sul bilancio. Ieri Nancy Pelosi e Steven Mnuchin sono stati 50 minuti al telefono e i loro portavoce hanno detto che si sono dati appuntamento per oggi.

DISNEY LICENZIA 28 MILA ADDETTI, IN VENDITA HUFFPOST

Nel dopo borsa, Disney ha annunciato 28mila licenziamenti nella sua divisione parchi gioco dopo che lo stato della California ha impedito la riapertura di Disneyland per ragioni sanitarie.

Il produttore di chip Micron ha presentato dati del trimestre strabilianti (utile per azione raddoppiato) ma le previsioni non sono state altrettanto brillanti. Inoltre, il top management ha detto di non avere idea di quando potrà tornare a vendere a Huawei, uno dei clienti di maggior peso.

L’operatore telefonico Verizon è in cerca di un acquirente per l’HuffPost, che negli ultimi mesi ha registrato un pesante aumento delle perdite. Per adesso di acquirenti non ce ne sono.

Il dollaro, con l’eccezione del renmimbi, è poco mosso nei confronti delle principali valute del pianeta, dopo due giorni consecutivi di ribasso.

CRISI ARMENA: SOFFRONO RUBLO E LIRA TURCA  

Continuano a soffrire la lira turca ed il rublo russo, i paesi più coinvolti nella guerra del Caucaso scoppiata nella regione del Nagorno Karabakh tra Armenia ed Azerbaijan.

Il petrolio Brent è in calo dell’1,3%, a 40,5 dollari il barile: ieri ha perso il 3,3%.  

FRENA L’INFLAZIONE UE, GERMANIA ANCORA SOTTO ZERO

Frena ancora l’inflazione in Europa sotto la pressione del Covid-19. E allo stesso tempo si va spegnendo la ripresa. In Germania, i prezzi al consumo sono scesi a settembre dello 0,4% rispetto al mese precedente, dal -0,2% di settembre, un dato che toglie argomenti a chi ritiene non necessari nuovi stimoli per l’economia.

Venerdì usciranno i dati europei sul carovita. Ad agitare il consiglio direttivo di Francoforte, come emerso nell’ultima riunione, le divisioni interne su quali strumenti adottare per affrontare una nuova ondata di Covid. La Bce intanto sta comprando e gli acquisti dei bond sono saliti sui livelli massimi da fine giugno, con quasi 30 miliardi di titoli acquistati.

CONTINUA IL BOOM DEL TESORO: BTP E SPREAD AI MINIMI

Dal mercato intanto arrivano segnali chiari. Ieri il Tesoro ha celebrato l’ennesima asta di successo. È stato assegnato l’importo massimo di 8,25 miliardi di euro nel nuovo decennale aprile 2031 e nella riapertura del Btp a 5 anni, nonché nel Ccteu. I rendimenti sono scesi per il nuovo 10 anni al livello più basso da settembre 2019 e per il quinquennale da gennaio scorso. Il Btp tratta allo 0,85%, -3 punti base rispetto alla vigilia e in vista del minimo storico a 0,80%. Lo spread scivola sotto i 140 punti.

LA GERMANIA EMETTERÀ PIÙ TITOLI: ARRIVA UN GREEN BOND

Analoga la tendenza dei Bund: -0,54%, sui minimi da inizio agosto. Berlino ha comunicato ieri che le emissioni nel quarto trimestre saranno 50,5 miliardi, sei in più di quanto detto in precedenza: tra questi c’è un nuovo green bond con scadenza 5 anni.

La Germania prevede un costo di servizio del debito più che dimezzato quest’anno, al livello più basso di sempre, nonostante l’indebitamento record deciso dal governo per far fronte alla pandemia di Covid-19.

GIÙ LE BORSE UE: MILANO -0,52%

Il calo della propensione al rischio si è fatto sentire sui mercati azionari: Piazza Affari ha lasciato sul terreno lo 0,52 %, a quota 19.061 punti. In rosso anche le altre Borse: Francoforte -0,37%, Parigi -0,23%, Madrid -1,1% e Londra -0,5%.

ATLANTIA INSISTE: NO ALLA MANLEVA PER CDP

Blue chip contrastate a Milano. Salgono Atlantia (+1,83) e Diasorin (+1,82%), che lunedì non avevano cavalcato la tendenza rialzista. Il Cda di Atlantia si è riunito ieri per discutere la risposta da dare all’ultimatum del governo sulla vicenda di Autostrade per l’Italia.

Nella lettera inviata ieri sera al governo, la società ribadisce di “aver compiuto e di voler compiere ogni sforzo per raggiungere un accordo rispettoso delle finalità espresse nella lettera del 14 luglio e contemporaneamente tutelare i diritti e gli interessi degli azionisti di Atlantia e di minoranza di Aspi. Su tali sforzi si erano ricercate intese di massima con Cdp. I principali punti ostativi – prosegue la nota – sono emersi a inizio settembre con la richiesta di Cdp, tra le altre condizioni, di garanzie e manleve non usuali e dell’accollo da parte di Aspi di prestiti obbligazionari emessi da Atlantia, condizioni tutte non presenti nella lettera del 14 luglio e non accettabili in un contesto di mercato”.

UE IN CAMPO PER EVITARE UN “RISCHIO SISTEMICO”

Nella missiva di risposta, Atlantia precisa che la propria posizione è sempre stata quella di essere disponibile alla cessione della controllata Aspi, come riportato nella stessa lettera del 14 luglio. Insomma, si va allo scontro totale. E Bruxelles, preoccupata per il rischio sistemico, contatterà informalmente il governo italiano, chiedendo chiarimenti. Tra i vari profili di possibile violazione delle norme comunitarie, quello che preoccupa la Ue è il potenziale effetto domino su Atlantia/Aspi, che metterebbe a rischio investitori e banche esposte verso il gruppo. Di fronte a questo scenario, Bruxelles chiederà al governo di dimostrare che la sua azione è giustificata e proporzionale, a fronte di un tale rischio per la stabilità finanziaria.

LA PLASTIC TAX SPAVENTA LE UTILITY. GIÙ I PETROLIFERI

Intorno alla parità le utility, in scia alle indiscrezioni di stampa secondo cui il governo starebbe lavorando alla ipotesi di allargare il perimetro di applicazione della plastic tax anche ai grossisti. Snam -0,24%, Enel +1%. In ascesa Acea (+1,91%) su cui Kepler Cheuvreux ha confermato la raccomandazione buy e il prezzo obiettivo a 20 euro.

Ha pesato sul listino il forte calo dei petroliferi: Eni e Saipem-2,5%, Tenaris -2,8%.

NEL CDA DI STELLANTIS NESSUN ITALIANO OLTRE AD AGNELLI ED ELKANN

Vendite su Fiat Chrysler (-2,33%), dopo che la società e Peugeot hanno definito la composizione del consiglio di amministrazione di Stellantis, la nuova realtà risultante dalla fusione dei loro business.

John Elkann sarà presidente, Robert Peugeot vicepresidente e l’attuale amministratore delegato di Psa, Carlos Tavares, avrà la guida operativa di Stellantis. Fca ha indicato altri quattro consiglieri: Andrea Agnelli più tre volti del tutto nuovi, ossia gli americani Kevin Scott, chief technology officer di Microsoft, Wan Ling Martello, co-fondatrice della società di private equity BayPine, e l’inglese con origini italiane Fiona Clare Cicconi, responsabile delle risorse umane del colosso farmaceutico AstraZeneca. Psa e i suoi azionisti oltre a Peugeot hanno indicato tre francesi – Henri de Castries, Nicolas Dufourcq e Jacques de Saint-Exupéry – e la canadese Ann Frances Godbehere.

AL TOP AMPLIFON E PRYSMIAN, GIÙ ENAV

Continua la corsa di Amplifon (+1,98%) che ha aggiornato i massimi. Tra gli industriali, da segnalare Prysmian (+0,1%) sui massimi da febbraio.

Tra le mid cap, in luce il rimbalzo di Astaldi (+4%) e di Oviesse (+2,25%).  Sogefi +2,09%.

In calo Enav (-3,21%), che ha archiviato il primo semestre dell’anno con un utile netto consolidato di 15,6 milioni di euro (-54,2% rispetto al primo semestre 2019).

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