Giugno nero per il lavoro negli Stati Uniti. Il numero degli occupati è salito soltanto di 18mila unità, contro un incremento previsto di 90mila unità. Sono rivisti al ribasso anche i dati di maggio e aprile, crescita di rispettivamente 25mila e 217mila unità, rispetto alle 54mila e le 221mila unità inizialmente stimate. Il tasso di disoccupazione a giugno sale quindi (calcolato su diversa base statistica) al 9,2%, contro il 9,1% di maggio. Scendendo nel dettaglio, il settore privato aggiunge 57mila unità, mentre spariscono 39mila posti nell’amministrazione pubblica, 9mila nell’edilizia e 15mila unità nelle attività finanziarie. Aumentano di 34mila unità i lavoratori del settore alberghiero e di 12mila unità le attività professionali.