La crescita del Pil statunitense nel quarto trimestre si ferma al 2,2%. Un dato inferiore rispetto alla prima stima, che indicava un aumento del 2,6%, ma superiore alle ultime previsioni, che parlavano di un ritocco al ribasso fino al 2%. A diffondere i dati è il dipartimento del commercio Usa che allontana così l’ipotesi di un rialzo dei tassi in tempi brevi.
In ogni caso, l’andamento del quarto trimestre rappresenta una decisa frenata rispetto a quello del terzo, quando il Pil aveva segnato una crescita del 5%, che seguiva il +4,6% del secondo trimestre e il -2,1% del primo. Un rallentamento che dimostra come l’economia americana debba ancora lavorare su alcuni fronti, tra cui spicca quello dell’occupazione.
Nella crescita del Pil pesa molto l’aumento dei consumi (+4,2%, il passo più rapido dal quarto trimestre 2010 e poco inferiore al +4,3% della prima stima) e quello degli investimenti aziendali, che includono anche apparecchiature, software e proprietà intellettuale e sono cresciuti del 4,8% (meglio del +1,9% della prima stima).
In tutto il 2014, il Pil statunitense è cresciuto del 2,4%.
