Fitch conferma la tripla A agli Stati Uniti, ma l’outlook resta negativo. L’agenzia di rating ha spiegato che la decisione è legata a “un’alta produttività, a un’economia diversificata e in buona salute, alla flessibilità monetaria e dei tassi di cambio”, ma anche al fatto che i rischi fiscali e macroeconomici “derivati dal settore finanziario vanno diminuendo e si stanno moderando”.
Secondo Fitch, la ripresa debole “riflette il graduale ribilanciamento dell’economia”, piuttosto che “un permanente calo del potenziale di crescita”. La ripresa dovrebbe accelerare “in modo graduale” nel 2013 e 2014 e, nel medio termine, “dovrebbe espandersi a una media annua attorno al 2,5%”.
Tuttavia, l’agenzia sottolinea anche che permane il rischio di una battuta d’arresto, “alla luce dell’incertezza riguardante la politica fiscale e della crisi debitoria europea e della recessione”. Inoltre, il margine di manovra del governo americano per significative azioni di stimolo fiscale e monetario “è molto diminuito”.