Janet Yellen dà la propria benedizione all’inizio di un graduale processo di rialzo dei tassi d’interesse negli Stati Uniti. Ieri la numero uno della Federal Reserve ha spiegato che se il Fomc, l’organo operativo della Banca centrale Usa, “dovesse posticipare l’inizio della normalizzazione della politica monetaria troppo a lungo”, alla fine bisognerebbe “probabilmente effettuare una stretta in modo relativamente brusco”.
E un’operazione così “repentina rischierebbe di squilibrare i mercati finanziari – ha continuato Yellen intervenendo all’Economic Club di Washington – e forse spingerebbe inavvertitamente l’economia in recessione. Inoltre, mantenere troppo a lungo i tassi alla quota attuale (lo 0-0,25%, livello raggiunto nel dicembre2008) potrebbe anche incoraggiare l’assunzione di rischi eccessivi e dunque compromettere la stabilità finanziaria”.