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Usa e Ue: espulsi decine di diplomatici russi

Flickr Gage Skidmore

Donald Trump ha ordinato l’espulsione di 60 diplomatici russi e la chiusura del consolato russo di Seattle  in seguito alla vicenda relativa all’avvelenamento della spia russa in  Gran Bretagna.

Tra i 60 funzionari espulsi, 48 lavorano in ambasciata e 12 alla missione russa presso le Nazioni Unite. Le persone interessate dal decreto di espulsione hanno ora sette giorni di tempo per lasciare gli Stati Uniti.

La mossa degli Usa fa parte di una risposta coordinata dell’Occidente all’attacco su suolo britannico presumibilmente voluto dal Cremlino (che ha negato ogni responsabilità). Come spiegato in una nota dalla Casa Bianca, la chiusura del suddetto consolato arriva “per via della sua vicinanza a una delle nostre basi di sottomarini e a Boeing”, il cui quartier generale è a Chicago (Illinois). La nota spiega che l’azione degli Usa “si unisce a quella dei nostri partner e alleati Nato nel mondo in risposta all’uso da parte della Russia di un’arma chimica di tipo militare sul territorio del Regno Unito, l’ultima delle sue attività destabilizzanti nel mondo”.

Da un lato all’altro dell’Oceano anche l’Unione Europea decide di rispondere al presunto attacco: “oggi già 14 Stati membri hanno deciso di espellere diplomatici russi”, ha annunciato il presidente del Consiglio europeo Donald Tusk, spiegando che “altre espulsioni non sono da escludere nei prossimi giorni e settimane”.

Francia e Germania hanno espulso quattro  funzionari ciascuno. 2 i diplomatici cacciati dall’Italia, 13 dall’Ucrania, 2 dall’Albania.

Anche il governo canadese ha annunciato che si accinge ad espellere 4 diplomatici russi in solidarietà con Londra. Gli espulsi – è l’accusa – hanno sfruttato il loro status diplomatico per minare la sicurezza del Canada e interferire nella democrazia del Paese.

La reazione di Mosca non si fa attendere. Il ministro degli Esteri russo, citato da Interfax, fa sapere che la Russia è pronta a rispondere all’espulsione dei suoi diplomatici decisa dagli Stati Uniti e dai paesi europei.

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