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Usa e Cina più vicini sui dazi ma Brexit allontana la Nissan

Il Presidente Trump si dichiara fiducioso sulla possibilità di un accordo sui dazi con la Cina – Brexit invece fa danni: Nissan non produrrà Suv in Gran Bretagna ma in Giappone – Torna l’attenzione sullo spread Btp-Bund e Piazza Affari è in allarme

Usa e Cina più vicini sui dazi ma Brexit allontana la Nissan

Partenza positiva per i pochi listini asiatici aperti: Tokyo avanza di un punto percentuale abbondante nonostante il tonfo di Sony (-8,9% dopo i risultati). Positive Sidney (+0,5%) e Hong Kong (+0,1% a pochi minuti dalla chiusura). La Borsa, infatti, si fermerà per le feste del nuovo anno, in linea con le Borse cinesi già in vacanza per celebrare l’arrivo dell’anno del Maiale, simbolo di prosperità. Solo al termine delle feste per il Calendario Lunare che dureranno tutta la settimana riprenderanno in via ufficiale i colloqui sui dazi con gli Usa. Anche la Borsa coreana sarà chiusa fino a mercoledì.

I rialzi di stamane si spiegano in parte con i dati positivi arrivati venerdì dagli Usa sull’occupazione Usa (304 mila posti il più contro i 165 mila previsti) e ieri dall’indice Pmi Caixin servizi che in parte ha ridimensionato le preoccupazioni sulla Cina. Ma la spinta più robusta l’hanno data le dichiarazioni di Donald Trump sull’andamento dei negoziati con Pechino che, ha detto in un’intervista in tv, “stanno andando molto bene. Penso che quando mi incontrerò con Xi, su ogni punto troveremo un accordo”.

CALA LA FEBBRE DELL’ORO, STABILI EURO E PETROLIO

Calano le tensioni, scende l’oro, -0,4%a 1.312 dollari l’oncia, dopo due settimane consecutive di apprezzamento.

Poco mosso il cambio euro dollaro: la scorsa settimana la valuta unica ha guadagnato lo 0,4%.

Stabile petrolio: Brent è poco mosso a 62,7 dollari il barile, la scorsa settimana ha guadagnato l’1,8%.

Il discorso sullo Stato dell’Unione che domani sera il presidente Trump pronuncerà con otto giorni di ritardo causa il braccio di ferro sul Muro con il Messico promette di essere l’evento clou dell’agenda finanziaria della settimana. I mercati attendono indicazioni sulla trattativa sui dazi ma anche segnali sulla rotta della politica economica di Trump, una volta esauriti gli effetti degli stimoli fiscali.

A favore del presidente gioca l’atteggiamento più morbido delle banche centrali, a partire dalla Fed: si fa strada l’ipotesi che per il 2019 non si parlerà più di tassi. Tra oggi e domani diversi banchieri saranno chiamati a spiegare il cambio di rotta. Mercoledì toccherà al presidente Jerome Powell.

EFFETTO BREXIT: NISSAN NON PRODURRÀ IL SUV IN GB

Nei prossimi giorni toccherà alla Bank of England chiudere il primo giro delle riunioni dei vertici delle autorità monetarie: è quasi scontato che Londra non tocchi i tassi prima delle decisioni sulla Brexit. Intanto dal Giappone è arrivata una pessima notizia legata alla Brexit; Nissan non produrrà, al contrario di quanto già promesso a Theresa May, il nuovo Suv a Sunderland, bensì nel Sol Levante.

SPREAD DI NUOVO IN TENSIONE, PIAZZA AFFARI IN ALLARME

Tornano intanto ad accendersi i riflettori sull’economia italiana, sia per l’allarme sulla congiuntura in deterioramento che per la reazione delle forze di governo che, incuranti della frenata, adeguano al mantra del premier Conte che parla di “un anno bellissimo” alzando ne frattempo il livello della competizione tra i partiti di governo. All’assemblea del Forex il governatore della Banca d’Italia Ignazio Visco ha invece sottolineato “l’incertezza sulla crescita, oltre che l’orientamento della politica di bilancio e sulla ripresa di un percorso credibile di riduzione del peso del debito pubblico sull’economia”.

Venerdì, sull’onda di questi segnali, la Borsa di Milano ha chiuso in calo (-0,8%) a differenza degli altri listini. Torna intanto a salire lo spread: +14 punti a quota 258.

DOMANI I CONTI DI INTESA, GIOVEDÌ TOCCA A CNH

In questa cornice entra nel vivo la campagna delle trimestrali di Piazza Affari. Si comincia domani con Banca Intesa e Fineco, Mercoledì toccherà, tra gli altri, a Unicredit e Banco Bpm. Giovedì si terranno i cda di Fiat Chryler e Cnh.

Oggi l’agenda di Borsa prevede anche l’avvio dell’Opa volontaria su Damiani. Prende il via anche l’offerta, finalizzata al delisting su Parmalat.

Sul fronte macro da seguire oggi i dati sull’inflazione. C’è attesa per giovedì quando la Commissione Europea pubblicherà le sue previsioni trimestrali per quanto riguarda il Pil: dopo la doccia gelata dell’Istat che ha certificato la recessione nel nostro Paese, sarà Bruxelles a pronunciarsi sullo stato di salute dell’economia italiana e dell’Eurozona in generale.

Settimana intensa anche per i conti della Corporate America. Verranno annunciati, tra gli altri, i dati trimestrali di Walt Disney, Twitter e General Motors.

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