In Usa il tasso di disoccupazione relativo al mese di novembre si è attestato al 5%. Il dato è in linea con quello precedente e con le attese della viglia.
In linea con le attese anche le non-farm payrolls (l’indice che misura il numero di persone che hanno trovato impiego durante il mese precedente, esclusi gli operai, gli impiegati governativi e quelli in associazioni no-profit) di novembre che si sono attestate a 211 mila unità dalle 298 mila del mese precedente. Il consensus Bloomberg puntava su +200 mila.
Oggi sono stati pubblicati anche i dati sul deficit commerciale: il Dipartimento del Commercio ha comunicato che il deficit della bilancia commerciale degli Usa è aumentato ad ottobre del 3,4% a 43,9 miliardi di dollari. Gli economisti avevano atteso un deficit di 43 miliardi. Il dato di settembre è stato rivisto al ribasso, da -40,8 miliardi a -42,5 miliardi.
Nel dettaglio, le esportazioni degli Stati Uniti sono calate ad ottobre dell’1,4% a 184,1 miliardi. Si tratta del più basso livello da tre anni. A pesare sull’export statunitense sono stati la forza del dollaro ed il rallentamento dell’economia globale. Le importazioni sono calate ad ottobre dello 0,6%.
In questo contesto la Borsa di Wall Street viaggia verso un avvio di scambi in positivo. Quando manca poco all’avvio della seduta, il derivato sull’S&P 500 segna una progressione dello 0,24%, quello sul Nasdaq avanza dello 0,11% e quello sul Dow Jones registra un +0,26%.