Stando al dipartimento del Commercio, nel terzo trimestre del 2012 il deficit delle partite correnti degli Stati Uniti, è calato a 107,51 miliardi di dollari, ovvero il 2,7% del Pil, la quota più bassa a partire dal quarto trimestre 2010. Si tratta del secondo calo trimestrale consecutivo e si spiega soprattutto con la contrazione delle importazioni di petrolio.
Deluse, però, le aspettative degli analisti, che attendevano un deficit ancora più contenuto, a quota 102 miliardi di dollari. Il dato risulta in ogni caso molto migliore di quello dei periodi precedenti: nel secondo trimestre infatti il deficit delle partite correnti si era attestato sui 118,1 miliardi di dollari (il 3% del Pil), mentre nel primo trimestre era stato addirittura di 133,62 miliardi di dollari.