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Usa, buone notizie da Pil e lavoro

Buone notizie dagli Stati Uniti sul fronte della crescita e del mercato del lavoro. Nel secondo trimestre il prodotto interno lordo americano è cresciuto del 2,5%, un risultato molto superiore alla stima preliminare diffusa un mese fa, che non andava oltre il +1,7%. La prima revisione del dato pubblicata oggi dal dipartimento al Commercio Usa (quella finale arriverà a fine settembre) è superiore anche alle previsioni degli analisti, che attendevano un +2,2%.

L’accelerazione è arrivata grazie a un miglioramento delle esportazioni e degli investimenti aziendali. La congiuntura sembra dunque orientata a una più decisa crescita nella seconda metà dell’anno.

I profitti aziendali sono aumentati del 2,6% rispetto al primo trimestre, dato che alimenta l’ottimismo sulla possibilità delle aziende di aumentare la forza lavoro e gli investimenti nei mesi a venire.

Anche le esportazioni sono cresciute più del previsto: l’aumento dell’8,6% su base annua allenta le preoccupazioni sull’impatto di un rallentamento della crescita all’estero.

Quanto alla disoccupazione, i lavoratori americani che hanno richiesto il sussidio per la prima volta nella settimana terminata il 24 agosto  sono stati 331 mila, in calo di 6 mila unità rispetto alla settimana precedente. Il dato, in linea con le stime degli economisti, si mantiene da luglio scorso vicino ai minimi degli ultimi cinque anni.

La media delle quattro settimane, più attendibile in quanto non soggetta alle fluttuazioni del mercato, è salita di 750 unità, a quota 331.250, rimanendo al di sotto delle 400 mila unità, soglia che secondo gli analisti segnala una fase di stallo.

Il numero complessivo dei lavoratori che hanno ricevuto sussidi di disoccupazione per più di una settimana – relativo alla settimana terminata il 17 agosto, l’ultima per la quale è disponibile il dato – è calato di 14 mila unità, a quota 2.989.000.

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