Dopo aver scongiurato il rischio di fiscal cliff, il Governo statunitense si trova a dover fronteggiare una nuova emergenza: secondo il Bipartisan Policy Center, senza un’azione sull’innalzamento del tetto del debito, il Paese rischierebbe il default già dal 15 febbraio, con due settimane d’anticipo rispetto a quanto ipotizzato in precedenza.
Gli Stati Uniti, infatti, hanno sforato il tetto del debito, fissato a 16.400 miliardi di dollari, lo scorso 31 dicembre, ma alcune misure contabili straordinarie messe in moto dal dipartimento al Tesoro hanno consentito di guardagnare tempo, tempo che, come detto, almeno stando al Bpc, non va oltre il 15 febbraio.
Si prefigura, dunque, un nuovo, durissimo braccio di ferro tra democratici e repubblicani al Congresso. Le prime schermaglie sono già iniziate, col presidente della Camera John Boehner intenzionato a chiedere drastici tagli alla spesa che la Casa Bianca, però, non è disposta a concedere.