L’economia Usa continua a correre: il Pil statunitense, secondo la prima lettura diffusa oggi, risulta crescere a ritmo serrato anche nel terzo trimestre del 2014, mostrando un incremento del 3,5%. Il dato risulta decisamente migliore delle attese che indicavano una progresso del 3%, e si confronta con la revisione al +4,6% del trimestre precedente.
La crescita è stata sostenuta principalmente dall’aumento di spese personali, che pesano per il 70% sull’economia. Questa ha mostrato un balzo dell’1,8% dopo il +2,5% dei tre mesi precedenti. Rispetto a un anno fa, e al netto dell’inflazione, il Pil è invece cresciuto del 2,3%. Quella diffusa oggi dal Dipartimento del Commercio è come detto la prima lettura, mentre la seconda stima, basata su dati più completi, sarà rilasciata il prossimo 25 novembre.
La notizia non sembra aver entusiasmato i mercati: soprattutto perchè aumentando i segnali di rafforzamento dell’economia, la Federal Reserve sarà portata ad avviare prima del previsto l’exit strategy, e la cosa come è noto non è gradita agli investitori. Inoltre il Dipartimento del Lavoro ha anche comunicato che la scorsa settimana le nuove richieste di sussidi alla disoccupazione sono aumentate negli di 3.000 unità a 287.000 unità. Gli economisti avevano previsto 284.000 unità. Anche il dato della settimana precedente è stato rivisto leggermente al rialzo, da 283.000 a 284.000 unità.