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Usa, boom dei sussidi di disoccupazione: 368mila domande, più delle attese

FIRSTonline

Balzo per le richieste di sussidi di disoccupazione negli Stati Uniti, che sono cresciute di 38 mila a un tasso destagionalizzato di 368 mila domande, superando le 355 mila attese dagli analisti. Lo rileva il dipartimento del Lavoro. L’aumento è arrivato dopo due cali settimanali consecutivi che avevano portato i sussidi a toccare i minimi in cinque anni. La volatilità dei dati di gennaio riflette la difficoltà del governo nel quantificare l’esatta portata dei licenziamenti dopo la stagione dello shopping per le feste. La media delle ultime quattro settimane, una lettura considerata meno volatile, è salita a 352 mila domande, appena sopra al minimo in quattro anni.

Nel quarto trimestre del 2012, inoltre, l’indice del costo del lavoro è cresciuto dello 0,5% rispetto ai tre mesi precedenti. Lo ha comunicato il dipartimento del Lavoro. Il dato è in linea alle attese.

Il lieve incremento è legato al calo dei prezzi al consumo nel periodo ottobre-dicembre dello scorso anno. Gli stipendi, che rappresentano il 70% dell’indice, sono saliti dello 0,3% mentre i costi legati ai benefici in busta paga – quelli per esempio dovuti alle spese per l’assicurazione medica – sono cresciuti dello 0,6%.

Su base annuale, il costo totale del lavoro è cresciuto dell’1,9% con stipendi aumentati dell’1,7%. I lavoratori non si sono però sentiti più ricchi, perché l’inflazione è aumentata allo stesso passo dei salari. I costi legati ai benefit come la copertura sanitaria sono balzati in 12 mesi del 2,5%, ma meno del +3,2% registrato nel 2011.

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