L’atteggiamento aggressivo e provocatorio di Donald Trump e del suo staff inizia a superare i limiti: oggi è finito in manette Corey Lewandowski, responsabile della campagna elettorale del candidato alle primarie repubblicane (in piena corsa per una insperata vittoria), con l’accusa di aver aggredito, secondo quanto riporta ABC, Michelle Fields, giornalista di Breitbart News Network.
I fatti risalgono all’11 marzo scorso, in occasione della tappa delle Primarie in Florida (dove Trump ha anche vinto, contro i pronostici): durante il comizio nella cittadina di Jupiter la giornalista aveva denunciato alla polizia di essere stata afferrata e gettata per terra da un uomo dello staff, nel momento in cui aveva avvicinato Trump per fargli una domanda. In seguito è stato Ben Terris, giornalista del Washington Post, a riconoscere quell’uomo e a identificarlo nel braccio destro del magnate.
“Lewandowski è innocente ed è assolutamente fiducioso che sarà scagionato”, ha subito commentato lo staff di Trump. “Forse potrà dimostrare la sua estraneità ai fatti di cui è accusato – scrive il Washington Post – ma rimane il fatto di aver mentito sull’accaduto”. Lewandowski infatti in un tweet dell’11 marzo aveva addirittura negato di aver mai visto Michelle Fields, invece un video lo incastra: era presente eccome a Jupiter, e dei filmati lo mostrano a pochi metri dalla giornalista poi aggredita.