Battuta d’arresto inattesa per l’economia degli Stati Uniti d’America nel quarto trimestre. Stando alla lettura preliminare, il prodotto interno lordo è calato dello 0,1%, segnando la prima contrazione in tre anni e mezzo.
Secondo quanto riportato dal dipartimento al Commercio statunitense, il dato segue il +3,1% del terzo trimestre e il +1,3% del secondo periodo dell’anno, mentre gli analisti attendevano un rialzo del Pil dell’1%.
Buone notizie invece dal fronte dell’occupazione americano: a gennaio nel settore privato sono stati creati più posti di lavoro rispetto alle previsioni. Secondo il rapporto mensile redatto insieme a Macroeconomics Avdisers dall’agenzia che si occupa di preparare le buste paga Automatic Data Processing, sono stati creati 192.000 posti di lavoro, più dei 165.000 attesi dagli analisti. Il dato di dicembre è stato rivisto al ribasso di 30.000 unità (da 215.000 a 185.000 posti di lavoro).
Il dato per consuetudine è pubblicato immediatamente prima del rapporto sull’occupazione del dipartimento al Lavoro, in calendario per venerdì. Da segnalare che le piccole imprese hanno creato 115.000 posti di lavoro, le medi 79.000 e le grandi hanno licenziato 2.000 dipendenti. Bene il settore servizi, con la creazione di 177.000 posti di lavoro.
Carlo Musilli
