Una giornata campale quella di oggi per gli Stati Uniti, forse una delle più importanti dell’era Trump. Alle 20.00, ora italiana, di stasera arriverà il nome del nuovo Governatore della Federal Reserve, che ad oggi probabilità sarà il repubblicano moderato Jerome Powell.
Nel frattempo però gli occhi di Wall Street sono puntati sulla Camera dove i repubblicani stanno presentando la tanto attesa riforma fiscale promessa dal Presidente americano. Il provvedimento prevede un taglio permanente dell’aliquota fiscale per le aziende al 20% dall’attuale 35%, una riduzione delle aliquote per le persone a quattro da sette, con quella massima ferma al 39,6% ma associata a un livello di reddito molto più alto, pari a un milione di dollari per una coppia sposata. L’aliquota più bassa sale di due punti percentuali, dal 10 al 12%. In base a quanto stabilito inoltre, ci sarà un aumento a 1.600 da 1.000 dollari degli sgravi fiscali per chi ha figli, mentre le deduzioni standard in favore delle famiglie della classe media saranno raddoppiate. Nessun cambiamento a un programma pensionistico di risparmio molto diffuso, il 401(k).
Ma mentre la Camera è impegnata sulla riforma fiscale il dipartimento americano di Giustizia si occupa dell’affaire AT&T-Time Warner. I giudici Usa starebbero pensando addirittura di intraprendere azioni per fermare l’acquisizione da 83 miliardi di dollari. A riportare la notizia è il Wall Street Journal, secondo cui la divisione Antitrust della Giustizia Usa sta preparando una battaglia legale mentre, allo stesso tempo, tratta con le due aziende per giungere a un eventuale accordo che consentirebbe le nozze a certe condizioni.
Attraverso l’acquisizione di Time Warner, AT&T vorrebbe controbilanciare la pressione subita dai business tradizionali del settore media e avvertita anche da rivali come Comcast, Charter, Dish Network e Altice USA. Le notizie pubblicate dal quotidiano economico statunitense, pesano sulla performance titolo Time Warner a Wall Street. Dopo una sospensione per eccesso di ribasso, le azioni cedono ora il 4,5% a 94 dollari, mentre quelle AT&T segnano -0,63%.
In questo contesto, i principali indici di Wall Street viaggiano in ribasso: -0,04% per il Dow Jones, -0,2% per lo S&P, -0,45% per il Nasdaq zavorrato dal robusto calo di Facebook.