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Usa: accordo sul budget, ma la variante Covid allarma i mercati

FIRSTonline

Avvio in rosso per i mercati nella settimana di Natale. Le ultime notizie negative sul fronte della pandemia e l’incognita Brexit azzerano l’effetto dell’accordo sul budget Usa. Il dollaro torna ad apprezzarsi dopo settimane di pesanti cali e scende la sterlina, penalizzata non solo dal nuovo round di chiusure e di restrizioni annunciato sabato dal governo britannico, ma anche dal nuovo stallo del negoziato sull’uscita dall’Unione Europea.

In caduta libera le Borse europee, con Milano che a metà mattinata segna (-3,12%). In profondo rosso anche Francoforte (-2,73%), Parigi (-2,91%) e Madrid (-3,6%). Soffre Londra (-2,13%).

Il future del Nasdaq è in rialzo dello 0,3%: il future dell’S&P500 è in calo dello 0,1%.

Stamattina, in Asia, il Nikkei di Tokyo perde lo 0,7%, mentre l’Hang Seng di Hong Kong è sulla parità, il Kospi di Seul guadagna lo 0,2% e il Bse Sensex di Mumbai è poco mosso.

In rialzo dello 0,5% l’indice CSI 300 dei listini di Shanghai e Shenzen: la People Bank of China ha iniettato stanotte nel sistema 110 miliardi di yuan, circa 17 miliardi di dollari. Oggi è attesa la riunione della Banca centrale cinese con la decisione sui tassi di interesse.

Sul valutario, avanza il dollaro, soffre la valuta britannica: cambio euro-dollaro 1,218 (-0.6%); euro-sterlina a 0,912 (+0,7%).

Il petrolio segna un brusco ribasso: -3%, a 50,6 dollari il barile. Torna su l’oro, a 1.901 dollari l’oncia (+1%).

LONDRA ISOLATA, DUE CASI ANCHE IN ITALIA

L’ultimo flagello di un anno funesto si chiama B.1.1.7. È la variante più aggressiva del Covid-19 che si sta diffondendo rapidamente in molti Paesi. La mutazione britannica è stata isolata e identificata anche in Italia dal Dipartimento scientifico del Policlinico militare del Celio in un paziente positivo rientrato negli ultimi giorni dal Regno Unito: l’uomo e i familiari sono in isolamento. Anche la compagna è risultata positiva. La presidenza tedesca dell’Unione Europea ha invitato per questa mattina i rappresentanti dei Paesi membri a una riunione d’emergenza per coordinare la risposta europea alla nuova variante del virus.

OGGI L’OK AL VACCINO DALLE AUTORITÀ UE

La comparsa di un ceppo “più veloce ma non più letale” ha reso ancor più drammatico il Natale già difficile. L’Italia, seguita prima da Belgio, Olanda e Germania, poi dal resto dell’Europa, ha sospeso voli e collegamenti ferroviari con l’Inghilterra. Isolata anche dalla Scozia. A rendere più drammatico il blocco è il rischio di una Brexit no deal, a causa del mancato accordo sulla pesca.

A infondere una nota di ottimismo ai mercati è stata la notizia che Il Congresso ha approvato in extremis il pacchetto di aiuti all’economia: 900 miliardi in tutto, tra contributi diretti alle famiglie, 600 miliardi, e interventi a favore di sanità, istruzione e altri capitoli urgenti. Ogni americano adulto riceverà 600 dollari, cifra che sale a 1.200 dollari per le coppie più 600 dollari per ogni figlio a carico.

L’altra buona novella di Natale dovrebbe arrivare dall’Ema, l’ente europeo dei medicinali che oggi, in lieve anticipo sui tempi, dovrebbe pronunciarsi sull’autorizzazione al vaccino Pfizer/BioNtech, passaggio fondamentale per somministrare le prime dosi già a partire dalla settimana successiva a Natale.

OGGI VERTICE SUL RECOVERY PLAN

Settimana decisiva per la Legge di Bilancio italiana, in dirittura di arrivo in aula alla Camera, in forte ritardo rispetto alla tabella di marcia e senza ancora essere passata al vaglio del Senato.

Il premier Conte si confronterà oggi con le delegazioni delle singole forze di maggioranza per aggiornare i lavori di preparazione del Recovery Plan. Oggi il premier e i ministri Amendola e Gualtieri incontreranno la delegazione del M5S e del Pd. Domani è previsto l’incontro con Italia Viva e Leu.

Sul fronte macro, in calendario oggi la riunione di politica monetaria della Banca Centrale Europea, con la conferenza stampa della presidente Christine Lagarde.

TESLA ENTRA NELL’INDICE S&P

Si moltiplicano gli sfottò di stagione nei confronti di esperti e analisti, colpevoli stavolta di eccessiva prudenza: le previsioni per il 2020, in media, puntavano a una crescita media dei listini del 2,7%. La realtà è stata assai più prodiga con rialzi attorno al 14% dei principali listini azionari. Wall Street, per giunta, si presenta all’appuntamento con la settimana di Natale con due atout eccezionali.

Tesla entra oggi nell’indice S&P 500 con una capitalizzazione di 658 miliardi al sesto posto tra i Big dietro Apple, Microsoft, Amazon, Alphabet e Facebook. Nel corso del 2020 il titolo dell’auto elettrica è salito del 730 per cento. Nell’ultimo mese, in attesa dello sbarco nell’S&P (e dell’inclusione negli Etf legati all’indice), l’aumento è stato del 70 per cento.

LICENZA DI BUY BACK: BANCHE USA IN FERMENTO

È previsto un finale di fuoco per le grandi banche (Bank o America, Citigroup, Goldman Sachs, Morgan Stanley e Wells Fargo) dopo il via libera delle autorità alla distribuzione dei dividendi ed ai buy back dopo il lungo divieto.

È stato deciso, al termine di una lunga impasse, la nuova governance di Essilor/Luxottica.

IL DIVIDENDO ESSILUX CELEBRA LA VITTORIA DI DEL VECCHIO

Settimana di test anche per Piazza Affari, peraltro sempre più vicina a Parigi.

All’esame delle Borse il dividendo per l’esercizio 2020 di 1,15 euro per azione (che sarà staccato il 23 dicembre e pagato il 28) per i soci di Essilor Luxottica in cui Leonardo Del Vecchio ha il 32,3% del capitale contro il 4,1% dei dipendenti d Essilor. Hubert Sagnières, ex ad di Essilor e fautore con Del Vecchio della nascita del colosso mondiale di lenti e montature, fa un passo indietro formale da tutte le cariche esecutive in attesa della nuova governance in cui l’imprenditore italiano assumerà la carica di presidente Essilux.

STELLANTIS AL VIA. MANLEY IN USA CON UN BONUS SUPER

Si avvicina il debutto di Stellantis, la holding che controllerà Fca e Psa. Manca solo l’ok delle autorità Ue, in arrivo forse già oggi. Il presidente di Fca, John Elkann, nella lettera inviata ai dipendenti del gruppo ha anticipato “a Mike Manley sarà chiesto di assumere il ruolo di Head of Americas, lavorando al fianco di Carlos Tavares e continuando a mettere a disposizione la sua grande esperienza, l’energia e la determinazione per rendere Stellantis l’azienda straordinaria che siamo certi sarà”. Il manager Usa ha monetizzato la perdita dello status di numero uno: a lui spetterà un bonus di 7,15 milioni di euro contro 1,7 di Tavares.

EQUITA: PER ENEL UN RICCO CAPITAL GAIN DA OPEN FIBER

Riflettori accesi anche su Enel dopo la decisione di procedere alla cessione del 40-50% di Open Fiber al fondo Macquarie. Gli analisti di Equita parlano di “una notizia positiva per Enel, che mette fine a un lungo processo di negoziazioni e genera un capital gain significativo per il gruppo nell’ordine di 1,5 miliardi di euro in caso di cessione al 40% e di 1,95 miliardi in caso di cessione al 50%, o circa il 2% della market cap di gruppo”. Ci sono aspetti positivi anche per Tim, perché viene meno l’incertezza sulla posizione di Enel.

Oggi De Longhi stacca una cedola di 0,54 euro per azione (in pagamento da domani).

(Ultimo aggiornamento: ore 11.30 del 21 dicembre).

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