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Usa 2016, Clinton vince primo duello con Trump

Secondo il sondaggio istantaneo della Cnn, Hillary Clinton ha prevalso su Donald Trump nel primo duello tv fra i due candidati alle presidenziali Usa 2016. Cento milioni di persone erano incollate ai televisori per assistere a uno degli scontri più decisivi dell’intera campagna elettorale, e lo spettacolo non ha deluso le attese.

Alla prima domanda su come ciascun candidato pensa di poter creare nuovi impieghi e aiutare i lavoratori, Hillary ha risposto di volere la parità retributiva tra uomini e donne e una maggiore condivisione dei profitti da parte delle aziende. Trump invece ha suggerito che il problema principale consista nell’evitare che i posti di lavoro finiscano all’estero, in Cina e in Messico.

Quando il moderatore ha chiesto a Trump se voglia finalmente rendere pubblica la propria dichiarazione dei redditi (finora ha rifiutato), il candidato repubblicano ha risposto che lo farà quando Hillary diffonderà le “33mila email che ha cancellato”. Hillary lo ha accusato di non voler rivelare i suoi redditi perché è in bancarotta oppure perché non paga né le tasse né i fornitori.

Quanto agli scontri razziali, “dobbiamo riportare la legge e l’ordine”, ha detto Trump. La Clinton ha accusato il candidato repubblicano di razzismo per aver messo in dubbio che Obama sia nato negli Stati Uniti, ma il candidato repubblicano ha sostenuto che le prime richieste al presidente Usa di pubblicare il certificato di nascita siano venute dal team della Clinton durante le primarie democratiche del 2008 (tutti i commentatori negano che sia andata così).

Sul fronte dei rapporti con la Russia, “Donald fa le lodi di Putin – ha detto Hillary –, ma Putin sta giocando la sua partita con noi”. La candidata democratica ha ricordato che Trump aveva invitato gli hacker russi a colpire l’America e secondo l’Fbi sarebbe stata proprio questa l’origine di alcuni attacchi al sistema informatico della Commissione democratica nazionale e del sistema elettorale Usa. “Non sappiamo chi ci sia dietro gli attacchi hacker – si è difeso Trump – potrebbero anche essere i cinesi, o qualcuno da casa sua”, e a sostegno di questa tesi ha citato suo figlio Barron, che a 10 anni pare sia molto bravo con il computer.

Per quanto riguarda la guerra contro l’Isis, secondo Clinton per vincerla occorre appoggiare i curdi, combattere la propaganda estremista e distruggere la leadership del Califfato. Trump invece ha detto che l’Isis è cresciuta “nel vuoto” creato da Obama e dalla sua ex segretario di Stato. Il candidato repubblicano ha poi negato di aver sostenuto la guerra in Iraq, respingendo le accuse di Hillary e del moderatore. Ma in un’intervista nel 2002, alla domanda se fosse favorevole all’invasione dell’Iraq, Trump rispose: “Sì, direi di sì… Avrei voluto che fosse finita la prima volta”. A onor del vero, bisogna ricordare che anche la Clinton fu favorevole a quella guerra.

Nel finale del confronto i due candidati si sono lasciati andare ad alcune accuse personali: Trump ha suggerito che Hillary non abbia “la tempra” per fare la presidentessa, mentre la Clinton ha duramente criticato il suo rivale per il sessismo di alcuni commenti fatti in passato sulle sue dipendenti.

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