Le Cinque Terre, quel gioiello di borghi marinari che si specchiano nel Golfo dei Poeti laddove la Liguria di Levante si avvicina alla Toscana, non sfuggono ai pericoli della massificazione del turismo, ai disastri del turismo mordi e fuggi e agli eccessi di una cementificazione spesso scriteriata. Non per caso come a Venezia si comincia, finalmente, a parlare di un numero programmato di accessi.
Se questo è il contesto del cosiddetto mare verticale delle Cinque Terre, è ancora più singolare e sorprendente che tra Bonassola e Levanto si sia conservato un angolo di paradiso come quello del Villaggio turistico La Francesca, frequentato già a cavallo degli anni ’60 e ’70 da letterati e intellettuali del calibro di Norberto Bobbio.
Situata nella Liguria di Levante, in un parco di 15 ettari che si affaccia su un mare cristallino e nel quale una cinquantina di villette e di appartamenti si nascondono tra i pini e nella macchia mediterranea, La Francesca deve il suo nome alla mulattiera che nel Medioevo conduceva lungo la costa da Portovenere fino alla Francia. Questo paradiso in quell’angolo di Liguria che abbraccia le Cinque Terre deve la sua fortuna non solo alla generosità di una natura unica ma anche all’isolamento dalle grandi vie di comunicazione: la ferrovia arrivò solo nel 1880 e la strada asfaltata de La Francesca è addirittura dei primi anni ’60 del Novecento. Ma deve il suo fascino, che ne fa un luogo di relax e di vacanza lontano dai rumori delle spiagge e delle località vicine, anche alle innovative intuizioni di Gloria Bortolotti De Poli, primogenita dello scultore Timo, che anticipò fin dagli anni ’60 un modello di turismo a stretto contatto con la natura. Ed è merito del figlio Marco De Poli e di sua moglie Giovanna, che oggi gestiscono il Villaggio, aver salvato con lungimiranza quel modello di turismo e aver rilanciato La Francesca anche dopo l’incendio doloso che qualche hanno fa la distrusse e che sembrava averla piegata per sempre. Sì, Marco De Poli è proprio lui, quello che da giovane studente balzò precocemente alla ribalta nazionale a metà degli anni ’60 come direttore del giornale studentesco “La zanzara” del liceo Parini di Milano per una coraggiosa inchiesta sulla sessualità delle ragazze che fece epoca e che divenne un autentico caso di costume.
La Francesca sorge su una conca che si apre verso il mare tra tre piccoli golfi, tra i comuni di Bonassola e Levanto, all’interno del parco regionale del Bracco-Mesco in un paesaggio di suggestiva bellezza che presenta particolarità geologiche, pregiati tipi di rocce e un fondale marino che consente anche attività subacque. Essendo la meta preferita degli amanti del turismo di qualità, fortunatamente La Francesca non è molto reclamizzata, ma visitarla è una fortuna e la conferma che, anche in un mondo turbinoso come quello di oggi, un turismo che metta al centro la natura e le persone e possa offrire una vacanza davvero speciale è dietro l’angolo. Basta cercarlo e saperlo scoprire.