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Università e scuola a distanza? Ecco il modello Docsity

Mailander

Creato per condividere appunti universitari, negli anni è cresciuta e oggi, con l’emergenza sanitaria che costringe il mondo della formazione ad operare da remoto, è una delle piattaforme del momento. Parliamo di Docsity, l’ex startup fondata nel 2011 dal giovane torinese Riccardo Ocleppo, che oggi conta oltre 14 milioni di utenti registrati, con una community internazionale che cresce a una velocità di oltre 500mila nuovi utenti al mese, provenienti da tutto il mondo. Si tratta non solo, come fu in origine pensato dallo studente Ocleppo, iscritto al Politecnico di Torino, di scambiarsi gli appunti e i consigli sui corsi e per gli esami, ma di un vero e proprio portale di riferimento non solo per gli studenti ma anche per scuole e università che desiderino promuovere la propria offerta formativa, in Italia e all’estero, tramite la creazione di contenuti, e la virtualizzazione di eventi ad hoc.

L’ultimo importante accordo è quello raggiunto con la Statale di Milano, in vista dei mesi caldi per l’orientamento universitario: oltre ad aver costretto a casa milioni di giovani, l’emergenza sanitaria globale ha infatti precluso a scuole e università la possibilità di incontrare i futuri studenti. Ecco perché l’ateneo milanese si è rivolto a Docsity, alla quale ha completamente affidato la progettazione e l’organizzazione della sua prima Virtual Open Week. A partire da lunedì 22 giugno, per un’intera settimana i docenti potranno interagire online e far conoscere a genitori e studenti italiani e internazionali i corsi di laurea e i servizi offerti. In particolare, Docsity si occupa di realizzare gli ambienti virtuali, in grado di ospitare fino a 5.000 persone in contemporanea (più di quelli che sarebbe stato possibile accogliere fisicamente, nello stesso momento), e di promuovere e gestire la fitta agenda di oltre 50 eventi live: Presentazioni live, momenti di confronto, domande e risposte e sportelli di orientamento interattivi.

Questo nuovo paradigma operativo potrà tornare utile anche per le scuole, visto che ancora non è chiaro come ripartirà l’anno scolastico a settembre? Certamente sì. FIRSTonline ha posto questa ed altre domande direttamente a Riccardo Ocleppo, fondatore e Ad di Docsity. Ecco come ci ha risposto.

Davvero è nato tutto dalla necessità di scambiarsi gli appunti per gli esami?

“Sì. Dopo aver concluso la laurea Magistrale presso il Politecnico di Torino e un Master in Management presso la London Business School, è nata l’idea di Docsity, partendo dalla necessità di risolvere un problema concreto. Durante gli studi, in molti avvertivano il reale bisogno di un punto di riferimento per la condivisione di materiale ed appunti per prepararsi agli esami. Ho avuto così l’idea di creare un sito pensato e sviluppato intorno alle necessità di chi studia, un ecosistema per studenti di qualsiasi facoltà e indirizzo di studi, preposto a supportarli nelle diverse fasi di preparazione e di orientamento”.

Ora però Docsity ha una dimensione internazionale. Come è avvenuta questa espansione?

“Il bisogno sentito dagli studenti italiani ho scoperto essere molto simile a quello di studenti in tante altre parti del mondo. Così abbiamo sviluppato una strategia che ci permettesse di esportare in tutto il mondo il nostro modello. Ad oggi, Docsity è presente in più di 80 Paesi nel mondo ed è consultabile in 9 lingue diverse”.

L’accordo con la Statale di Milano è valido solo per la open week o è più ampio?

“Benché al momento la massima attenzione e concentrazione di tutti sia focalizzata sulla riuscita della Open Week del 22-27 Giugno, con i responsabili dell’università stiamo già ponendo le basi per proseguire la nostra collaborazione su altri progetti altrettanto innovativi”.

Quali sono alcune delle più importanti università all’estero con cui collaborate?

“Vi cito queste: in Francia ESCP Paris, Skema Business School, EDHEC Business School; in Uk Alliance Manchester e SOAS University of London; in Irlanda University College Dublin e Michael Smurfith Business School, in Svizzera e Usa la Franklin University; poi in Europa abbiamo anche l’Instituto de Impresa spagnolo, la BI Norwegian Business School, ESMT Berlin in Germania e la Catolica University Lisbon, in Portogallo. Nel mondo abbiamo anche DUKE University – Fuqua School of Business, Canberra University, King Abdullah University of Science and Technology (Arabia Saudita) e Skolkovo Institute of Science & Technology, in Russia”.

Il modello di business di Docsity e i suoi servizi possono essere applicati anche alle scuole oltre che all’università?

“Assolutamente sì, il modello Docsity sulla preparazione è già attivo per gli studenti liceali in Italia e Spagna. Per quanto riguarda il modello di orientamento alle scuole superiori, potrebbe essere senza dubbio applicato a livello locale con una metodologia simile. Il futuro della formazione universitaria a nostro avviso sarà sempre più digitale ed internazionale, e dopo l’attuale situazione del COVID-19 offrirà molte più proposte orientate alla formazione online o blended, aprendo la strada ad un nuovo modo di imparare e interagire”.

Il vostro può essere un modello di business applicabile anche agli open day, alla formazione e alla ricerca di personale per le aziende?

“Ci sono diversi punti di contatto, anche se non è possibile generalizzare. Collaboriamo con diverse realtà in ambito recruiting ed employer branding. Almeno per ora, tuttavia, preferiamo rimanere concentrati sul mondo education, che offre innumerevoli opportunità di innovazione ed in cui possiamo rivestire un ruolo di primo piano”.

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