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Universiadi a Napoli: una prova d’immagine per l’Italia

La città del Sud cerca il riscatto organizzando l’importante evento sportivo internazionale: fino al 14 luglio, a Napoli e in tutta la regione, saranno in gara 8.000 atleti – Il presidente Mattarella alla cerimonia inaugurale.

Universiadi a Napoli: una prova d’immagine per l’Italia

Pochi, davvero pochi, immaginavano che Napoli ce l’avrebbe fatta. In circa un anno. E invece sì. Il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, con la sua presenza allo stadio San Paolo, ha testimoniato l’impegno e lo sforzo di una città e di una Regione per presentarsi al mondo senza le storiche, quanto noiose, ammaccature di città bella e impossibile. Le Universiadi sono un successo per tutto il Sud. Riflettano i governanti gialloverdi, di cui ieri sera in una magnifica manifestazione di cerimonia di apertura non si è sentita la mancanza. Vincendo De Luca, governatore della Campania ha rivendicato con orgoglio il successo organizzativo suo e (senza citarlo per polemiche locali) del Sindaco De Magistris.

Dallo stadio che vide grande Maradona (la delegazione argentina ha esibito la sua maglia n.10) è scattato un sentimento collettivo di partecipazione, di pace e solidarietà. Mattarella lo ha detto e nella città dell’accoglienza senza confini sono arrivate delegazioni di 130 Paesi. I 270 milioni di euro investiti sono il segnale che le cose si possono fare e bene. Nessuna realtà regionale è stata dimenticata, perché gli atleti gareggeranno, come hanno già iniziato a fare, in tutte le province campane. Impianti abbandonati o completamente rifatti, fino al 14 luglio daranno l’immagine di una città capace di affrontare sfide serie e di riscatto. Altro che la bonifica del sito ex Italsider di Bagnoli, di cui si parla 25 anni e pur destinata ad ospitare strutture sportive. Nei cantieri per le Universiadi hanno lavorato 1.500 persone con un giro d’affari più o meno pari a quello dei mondiali di Italia ‘90.

Nessuna fake news, nessun tweet molesto verso Napoli e i napoletani sono arrivati per ora da esagitati sostenitori dell’antimeridionalismo. Fa piacere. Nella notte magica di questo luglio all’ombra del Vesuvio. Di quello vero e di quello artistico, illuminato dalla palla di fuoco calciata da Lorenzo Insigne. Fa piacere che non si speculi su Napoli e i napoletani che hanno bisogno di tante cose, ma non di vuoti proclami su investimenti e sviluppo. Qui ci sono migliaia di persone senza lavoro e imprese in crisi. Eventi mondiali come le Universiadi aiutano l’economia, la socialità, l’ambiente. Osiamo pensare che a Roma qualcuno si sia ricreduto sulla città capitale del Mezzogiorno.

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