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UnipolSai: per pm Milano comunicati contenevano “false informazioni”

La procura di Milano ha indagato per aggiotaggio ‘Carlo Cimbri quale amministratore delegato di Fondiaria Spa e amministratore delegato di Unipol Assicurazioni, Roberto Giay quale amministratore delegato di Premafin Finanziaria Spa e direttore generale di Unipol Assicurazioni Spa, Fabio Cerchiai quale presidente del cda di Milano Assicurazioni, Vanes Galanti quale presidente del cda di Unipol Assicurazioni, nell’ambito del procedimento di fusione tra Unipol Assicurazioni, Premafin Finanziaria, Fondiaria Sai e Milano Assicurazioni’ in quanto, ‘diffondevano notizie false sul valore del portafoglio titoli strutturati detenuti da Unipol‘.

E’ quanto si legge nel decreto di perquisizione eseguito giovedi’ scorso dalla Guardia di Finanza nella sede di UnipolSai a Bologna. In particolare, ‘nel progetto di fusione tacevano sul fatto che il 30 ottobre 2012 la Consob aveva inviato a Unipol una lettera che comunicava l’avvio del procedimento finalizzato all’accertamento della ‘non conformita’ dei bilanci d’esercizio e consolidato al 31 dicembre 2011 e del bilancio consolidato semestrale abbreviato al 30 giugno 2012 ai principi contabili’ e alle conseguenti misure’ e che ‘Unipol dubitava del valore di mercato di alcuni titoli strutturati gia’ dal settembre 2012 quando aveva avviato accertamenti sulla valorizzazione del titolo denominato ‘willow’, di rilevante importo’. L’aggiotaggio, inoltre, sarebbe stato commesso attraverso il ‘comunicato stampa del 27 dicembre 2012’, in quanto ‘rendeva un’informativa incompleta’, attraverso il ‘comunicato del 24 aprile 2013’ nel quale ‘la societa’ informava il mercato di avere modificata, al ribasso, la valutazione di alcuni titoli strutturati’, omettendo alcune informazioni, come quali fossero ‘i 48 titoli interessati dagli affinamenti metodologici’, oppure senza spiegare ‘come gli affinamenti metodologici effettuati nel corso del 2012 abbiano influito sulla riduzione di ‘fair value’ registrata a livello aggregato di 240 milioni di euro’, e altre omissioni. Inoltre, anche nel documento informativo sulla fusione del 9 ottobre 2013 e in quello aggiornato del 24 dicembre 2013 non si aggiornavano le informazioni al mercato, mantenendo ‘immutato il quadro informativo fino a quel momento offerto al mercato’. Alla luce di quelle che per il pm Luigi Orsi sono state ‘false notizie’, le assemblee delle societa’ hanno votato la fusione sulla base di ‘concambi erronei e artificiosi’.

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Categories: Finanza e Mercati