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Unipol-Sai, 10 indagati per la fusione: tremano nomi eccellenti

Importanti passi in avanti nell’inchiesta che da più di tre anni indaga sugli intrecci finanziari e politici collegati alla fusione fra Unipol e Fondiaria-Sai. Sale a dieci il numero degli indagati, con nuovi nomi che si vanno ad aggiungere a quelli, già noti, dell’Ad di UnopolSai Carlo Cimbri, di Roberto Giay (all’epoca della fusione Ad di Premafin Finanziaria), Fabio Cerchiai (ex presidente del cda di Milano Assicurazioni) e Vanes Galanti, ex presidente del cda di Unipol Assicurazioni. 

Il Pm Marco Gianoglio, dopo aver riunito i diversi filoni d’indagine, ha infatti iscritto al registro degli indagati, con l’accusa di aggiotaggio, alcuni dei responsabili di Isvap (oggi Ivass), e Consob. Sull’identità dei nuovi iscritti c’è ancora il massimo riserbo, ma si tratta comunque di soggetti attivi nella preparazione e nella gestione della fusione dei due colossi assicurativi, che lavoravano per i due enti incaricati di giudicare la correttezza della valutazione delle azioni messe in circolazione subito dopo la fusione

Gli inquirenti sono convinti che il valore delle azioni fu gonfiato ad arte per rendere l’incorporazione vantaggiosa nei confronti di Unipol. Il pm Gianoglio punta a chiudere la partita entro l’autunno. 

La fusione per incorporazione di Unipol, Premafin e Milano Assicurazioni in FonSai è finita nei fascicoli di numerose procure. Dal 2014 ad oggi la procura di Torino ha raccolto intercettazioni e documenti relativi all’operazione avvenuta nel 2013 che ha portato alla nascita di UnipolSai. 

Ad inizio settembre i consulenti della procura depositeranno la loro relazione conclusiva, e se emergerà quanto ora si pensa, scatteranno gli avvisi di garanzia per nomi eccellenti del mondo della finanza italiana

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Categories: Finanza e Mercati