Il voto sul “supercanguro” non c’è stato. La Lega Nord ha ritirato al Senato 4.500 degli oltre 5mila emendamenti presentati al disegno di legge Cirinnà sulle unioni civili, perciò il Movimento 5 Stelle ha deciso, a sorpresa, di non votare più l’emendamento che avrebbe fatto decadere quasi tutte le altre proposte di modifica, facendo così mancare i numeri per approvarlo. La seduta è stata sospesa.
“Il supercanguro è un piccolo trucco incostituzionale – ha detto il senatore M5S Alberto Airola – e non me la sento di chiedere al mio gruppo di votarlo. Preferisco discutere i 500 emendamenti”.
Debora Serracchiani, vice segretaria del Pd, ha commentato con rabbia: “Oggi potevamo segnare una data storica, ma Grillo e la sua oligarchia hanno imposto uno stop assurdo ai diritti civili nel nostro Paese, andando contro il loro elettorato e contro il buon senso”.
Intanto, il premier Matteo Renzi è tornato dall’Argentina: bisognerà vedere se avallerà la decisione che il partito del Senato sembra aver già preso, ovvero di far votare il supercanguro mercoledì mattina nonostante il passo indietro dei grillini. I numero, al momento, non ci sono, ma l’alternativa è ritirare il supercanguro per poi discutere e votare gli 8-900 emendamenti rimasti.
“Dobbiamo capire se andare avanti, tenendo il punto – è il ragionamento di Renzi –, oppure se è più saggio stralciare la stepchild adoption per trovare in Aula una maggioranza che faccia passare questa legge, che è e resta il nostro obiettivo principale”.