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Unione bancaria, Letta: domani a Bruxelles altro passo avanti con deterrenza

“Al Consiglio europeo di 10 giorni fa, la mattina del venerdì, abbiamo trovato un testo base delle conclusioni finali in cui era scomparsa l’espressione ‘unione bancaria’, sostituita dalla più vaga dicitura ‘integrated financial frameworks’”. Lo ha rivelato oggi il presidente del Consiglio, Enrico Letta, intervenendo a Roma alla presentazione del libro “Una storia italiana. Dal Banco Ambrosiano a Intesa Sanpaolo”, edito da “Il Mulino”.

“Alla fine, grazie al grande impulso di Draghi, della Francia e dell’Italia – ha continuato il Premier –, siamo riusciti a reinserire la versione originaria ed è stato molto importante, perché sono in gioco reti di protezione a tutela dei risparmiatori. Anche il cancelliere Merkel si è detto d’accordo”. 

In generale, secondo Letta, “le decisioni prese al Consiglio Ue sono fondamentali, perché consentono di rimettere insieme l’Europa là dove è caduta, ovvero nell’incapacità di dare risposte alla crisi degli istituti di credito. Oggi siamo in grado di avere una prevenzione adeguata. Domani a Bruxelles accadrà un altro fatto importante: dovrebbe essere la conclusione di questo percorso, con gli strumenti di deterrenza. E’ un grandissimo passo avanti. Occorre una gestione più accorta delle vicende bancarie, maggiore sobrietà negli stipendi e nei bonus dei manager”. 

Letta ha quindi osservato che “la crisi finanziaria degli ultimi dieci anni nasce nello squilibrio fra shareholders e stakeholders: si è dato troppo peso alla ricerca di valore per l’azionista. Occorre costituire un ambiente in cui le impresa sono calata, ma non in vitro. Ci sono persone, storie, territori che stanno attorno alle aziende”.

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