Quasi un prodotto su dieci tra quelli che circolano liberamente sul mercato italiano non è a norma. E’ quanto emerge dalle oltre 4.000 ispezioni effettuate dalle Camere di commercio su tutto il territorio del Belpaese. Nel corso di questi controlli sono state rilevate irregolarità in poco meno di 1.500 beni di uso comune su un totale di circa 15.000 controllati. Quasi uno su dieci, per l’appunto.
Tra i prodotti passati ai raggi x nel corso dell’attività di vigilanza, a nascondere le maggiori insidie sono le etichette dei capi di abbigliamento, che in molti casi dichiarano composizioni false, ma spiccano anche giocattoli e prodotti elettrici, la cui sicurezza spesso e volentieri non è a norma.
Un duro colpo, dunque, per il Made in Italy e per le sue pretese di eccellenza, che rischiano troppe volte di sprofondare nel mare magnum dell’industria del falso, un’industria che sembra non conoscere mai crisi e che danneggia non solo il consumatore, ma anche il giro d’affari, che, in mancanza di deterrenti efficaci, va riducendosi irreperabilmente.