Solo 31 dei 46 aeroporti commerciali, dopo l’Atto di indirizzo per la definizione del Piano nazionale per lo sviluppo aeroportuale varato nel gennaio scorso, sono considerati “di interesse nazionale”. Per gli aeroporti “minori”, quindi, si è aperto un percorso in salita che potrebbe portare ad una ridefinizione della geografia aeroportuale del Paese.
Ma queste strutture sono solo fonte di costi o sono anche un volano per le economie di tanti territori? Su questo tema si confronteranno alcuni dei maggiori esperti del settore nell’ambito del convegno organizzato da Unioncamere e Capo Horn a Roma il prossimo 18 aprile, traendo spunto anche dalla risultanze di una analisi realizzata con il supporto di Uniontrasporti.
All’incontro, introdotto dal Presidente di Unioncamere, Ferruccio Dardanello, partecipano: Antonio Paoletti, presidente di Uniontrasporti; Stefano Paleari, Rettore Università di Bergamo e Direttore Iccsai-International center for competitiveness studies in the aviation industry; Fulvio Cavalleri, vice presidente vicario Assaeroporti; Pierluigi Di Palma, presidente Centro studi Demetra; Mario Fagotti, presidente aeroporto di Perugia e presidente Commissione aeroporti minori in Assaeroporti; Alessio Quaranta, direttore generale Enac; Sergio Vetrella, Conferenza delle Regioni e delle province autonome. Conclude il vice ministro Sviluppo economico e infrastrutture, Mario Ciaccia.