L’allarme occupazione suona più forte nelle regione del Sud italiano. Questo è ciò che ha riportato in un documento pubblicato dal Sistema Informativo Excelsior di UnionCamere e Ministero del Lavoro.
Su 70 province, dice il documento, nelle quali il calo dell’occupazione sarà sotto la media nazionale la metà esatta è nel Sud, partendo da Enna, Ragusa e Siracusa (che superano o sono attorno il -3%), e concludendo con Avellino (-1,3%).
L’unica eccezione è Napoli: l’occupazione è “solo” -0,8%.
Ciò significa che un terzo dei 130mila posti che andranno persi, si concentreranno nel Mezzogiorno.
“Il quadro delineato nella nostra indagine delinea una situazione di ulteriore difficoltà del Paese, e soprattutto delle più deboli economie meridionali. Occorre una iniezione di fiducia nelle nostre imprese che, in questo contesto così turbolento, non possono che dimostrarsi caute nell’assumere impegni contrattuali nuovi” ha detto il Presidente di UnionCamere, Ferruccio Dardanello.
Allegati: com_annuale_Excelsior.doc