Cresce l’occupazione, spinta dalla lenta ripresa economica del Paese e dal Jobs Act. A dirlo è Uniocamere, scondo cui tra aprile e giugno sono 83mila i posti di lavoro aggiuntivi creati dalle imprese di industria e servizi. Un dato che, si legge nel comunicato dell’associazione, rappresenta il saldo positivo più consistente da 36 mesi a questa parte.
Le assunzioni previste a tempo indeterminato (68.400) toccano il massimo storico dal gennaio 2012, andando a rappresentare il 24% delle entrate totali, mentre i saldi positivi attesi entro giugno si estendono un pò a tutti i settori pur concentrandosi sul turismo, per l’approssimarsi della stagione estiva.
Un aumento che, stando a Unioncamere, coinvolge in buona misura tutta Italia: oltre al Nord Ovest, dove perdura l’impulso positivo dato dall’Expo, si registrano saldi positivi in impennata sia Nord Est e nel Mezzogiorno (oltre 25mila unità) che nel Centro (circa 19mila).
“Il confronto con il secondo trimestre 2014 – si legge nel comunicato – consente di cogliere l’effetto dei più recenti provvedimenti varati dal Governo in materia di mercato del lavoro: le assunzioni a tempo indeterminato sono infatti quasi l’80% in più di un anno fa. Meno cospicua, invece, la crescita delle assunzioni previste con contratto a tempo determinato (157mila, in aumento del 4,6% rispetto al II trimestre 2014) e dei contratti interinali (27mila le entrate, +7,8%). In calo, invece, le entrate previste con contratti di apprendistato (saranno 8.800, -8,7% rispetto a un anno fa) e, soprattutto, le collaborazioni a progetto (8.500 quelle attese, con una riduzione del 36,4% rispetto ad aprile-giugno 2014)”.