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Unieuro, ok Consob: l’Opas di Fnac Darty può procedere. Le adesioni dal 2 settembre

Imagoeconomica

Nulla osta da parte della Consob e dunque l’offerta pubblica di acquisto e di scambio avanzata da Fnac Darty e Ruby Equity Investments sul 100% di Unieuro può procedere. Il periodo di adesione all’offerta partirà il 2 settembre e terminerà il 25 ottobre, salvo ovviamente eventuali proroghe del periodo di adesione.

La Consob ha approvato il documento di offerta che, come annunciato a fine luglio dalla società francese della grande distribuzione nel settore della tecnologia, è mista: 9 euro cash e 0,1 azioni Fnac Darty di nuova emissione per ogni azione di Unieuro consegnata. Il corrispettivo dell’offerta sarà riconosciuto il quinto giorno di borsa aperta successivo alla data di chiusura, ossia il primo novembre, salvo proroghe del periodo di adesione.

Nessun accordo preliminare, ma i francesi dicono che l’opa non è ostile

Il titolo Unieuro, dal giorno dell’annuncio dell’offerta arrivata il 17 luglio, è subito schizzato intorno al prezzo di opa. La seduta del 23 agosto è stata chiusa a 11,50 euro da parte di Unieuro, mentre Fnac Darty ha chiuso a 29,40 euro. Stamane Unieuro è poco variata. Unieuro è stata valutata 12 euro per azione, con un premio del 42%, pari a 249 milioni di euro di capitalizzazione, rispetto al prezzo medio ponderato alla chiusura del 15 luglio. Da sottolineare che l’offerta non è stata preceduta da un accordo con i principali azionisti della società italiana, una public company che vede tra i suoi esponenti principali Iliad al 12,2%, la famiglia fondatrice Silvestrini al 6,2% e Amundi al 5,8%. Fnac per altro ha rivelato di possedere già il 4,4% delle azioni di Unieuro il giorno dell’offerta.

Dall’unione un polo da 10,5 miliardi. Utili per azione visti sopra il 10%

Primo azionista di Fnac Darty è il miliardario ceco Daniel Kretinski: 49 anni, ex avvocato di una banca di investimento, Ceo di Eph, il più grande gruppo energetico dell’Europa centrale, vanta un patrimonio netto – secondo Forbes – che ammonta a 9,4 miliardi di dollari. L’unione creerebbe un polo leader nei settori dell’elettronica di consumo, degli elettrodomestici, dei prodotti editoriali e dei servizi nell’Europa meridionale e occidentale, con 10,5 miliardi di fatturato, ebit di 226 milioni, 30 mila dipendenti e più di 1.500 negozi, ha detto il gruppo francese in un comunicato. A regime le sinergie attese sono di 20 milioni, mentre l’impatto atteso sugli utili per azione è stimato sopra il 10% dal 2025. Il gruppo francese è accompagnato da Rothschild come advisor finanziario e dallo studio Chiomenti per gli aspetti legali.

Unieuro, guidata dal ceo Giancarlo Nicosanti Monterastelli, è il leader italiano dell’elettronica di consumo e degli elettrodomestici con una quota di mercato del 17%. Lo scorso gennaio ha tagliato la sua previsione di fatturato per l’intero anno 2023/2024, dopo aver registrato un calo delle vendite anno su anno nei primi nove mesi. Nel primo trimestre di quest’anno, stagionalmente poco rappresentativo per il settore dell’elettronica di consumo, ha registrato ricavi per 533,9 milioni di euro, in calo del 7% rispetto al corrispondente periodo del precedente esercizio. Unieuro ha una fitta rete di negozi integrati e affiliati in tutta Italia, con una presenza significativa nel Nord e nel Centro del Paese (71% dei negozi). Inoltre, Unieuro sta sviluppando le attività di servizi, tra cui l’integrazione di Covercare, specializzata in riparazioni e servizi per la casa.

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