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Unieuro è ufficialmente nella mani di Fnac Durty di Kretinsky, detto “La Sfinge”. Che cosa accade ora ai 500 negozi?

Imagoeconomica

Unieuro, la società della distribuzione di elettronica di consumo ed elettrodomestici in Italia, è ufficialmente nelle mani di Daniel Kretinsky, il miliardario che controlla Fnac Darty, colosso dell’elettronica francese, oltre al quotidiano Le Monde. Soprannominato ‘La Sfinge’ negli ambienti economici per la sua riservatezza Kretinsky, è originario della Repubblica Ceca, dove ha fatto affari nel mondo del gas. Venerdì sera è stato l’amministratore delegato Enrique Martinez ad annunciare la conclusione dell’Opa: “la procedura di sell-out potrà dunque essere avviata, con conseguente delisting di Unieuro”. L’86,7% delle azioni, dal 2 settembre a venerdì scorso, sono passate di mano: unite a un 4,4% precedentemente detenuto, portano i francesi al 91,1%, con un investimento di quasi 250 milioni di euro, il valore di 19 milioni di azioni su 20 totali. La data di pagamento della riapertura dei termini avrà luogo il 15 novembre 2024.

Il futuro di Unieuro in Italia e in Fnac Durty

Che cosa resterà di Unieuro? Resterà certamente l’insegna sugli oltre 500 negozi e anche la società che era nata nel 1937 a Brisighella, sull’Appennino faentino, portata poi a Forlì dalla famiglia Silvestrini. La famiglia, oggi rappresentata da Giuseppe e Maria Grazia, è tra quelli che hanno venduto la partecipazione. C’era stata anche l’ipotesi, poi naufragata, che il governo italiano volesse utilizzare il golden power sull’opa, non tanto per il settore che non è strategico (visto che non rientra nella difesa, nella sicurezza nazionale, nei trasporti né nelle comunicazioni in senso stretto, quanto per i dati dei clienti. Si tratta ora di trovare un accordo con i sindacati per gli oltre 5000 dipendenti.

“Questo importante successo” ha commentato Martinez“, rafforza la nostra ambizione di costruire un leader nella vendita al dettaglio specializzata in Europa”. Fnac Darty era già attiva anche in Spagna, Svizzera, Belgio, Olanda, Lussemburgo. Ora aggiunge l’Italia, con l’idea di fare massa critica contro i colossi del web.“In attesa delle autorizzazioni richieste dalla normativa, che prevedo arriveranno entro poche settimane, non vediamo l’ora di lavorare con i team di Unieuro per garantire una fluida integrazione e generare così valore per tutti i nostri azionisti, partner e clienti”. Gli investitori di Unieuro hanno ricevuto anche 0,1 azioni di Fnac Darty, entrando così anche nella società francese.

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