Unicredit potrebbe presentare 12 mila esuberi in occasione del prossimo aggiornamento del suo piano industriale che sarà presentato dall’ed Federico Ghizzoni il prossimo 11 novembre. Lo scrive l’agenzia Bloomberg che lo scorso 3 settembre aveva già ipotizzato la cifra di 10 mila dipendenti in esubero. Le indiscrezioni dell’agenzia statunitense, che cita fonti vicine al dossier, non vengono commentate da Unicredit.
Secondo Bloomberg la nuova cifra aggiornata degli esuberi equivale al 9,4% della forza lavoro e comprende fino a 3 mila posti di lavoro in Germania. L’istituto così punterebbe, secondo le stesse indiscrezioni a un coefficiente di patrimonializzazione Tier 1 di oltre l’11% rispetto al precedente obiettivo del 10%.
I dati sugli esuberi non includerebbero – si legge ancora nell’articolo – i circa 6 mila posti di lavoro che sono associati con la prevista cessione delle attività della Banca in Ucraina e lo spin-off di Pioneer Global Asset Management. Attualmente Unicredit, una delle più grandi banche d’Europa, impiega 127.500 dipendenti in tutto il mondo.
Gli esuberi di Unicredit riguardano principalmente Germania e Austria ma in una quota rilevante saranno anche in Italia, anche se ammorbiditi da uscite concordate e da esodi incentivati.