Una giornata incerta e volatile per le Borse europee che alla fine hanno chiuso in territorio negativo con l’eccezione di Londra: Il FtseMib cede lo 0,82%, il Dax lo 0,62% e il Cac lo 0,24% mentre il Ftse 100 sale dello 0,45%.
Il tentativo di recupero sulla scia dei positivi dati Usa sull’occupazione si è infranto contro il declassamento a spazzatura (BB+) del merito di credito dell’Ungheria sancito dall’agenzia di rating Fitch. Il Paese, che ieri ha fallito l’asta dei Titoli di Stato, rischia il default se non riuscirà a ottenere immediatamente gli aiuti del Fmi e della Ue. Non piace agli operatori neanche la prospettiva della Tobin Tax, la tassa sulle transazioni finanziarie, che Germania e Francia sono pronti ad introdurre al più presto e che sarà sul tavolo degli incontri bilaterali di settimana prossima. Sul tema è arrivata anche l’apertura di Mario Monti che dopo essere volato a Bruxelles fuori programma è ora a Parigi da Sarkozy: “Il mio governo ha fatto un’apertura sulla tassazione delle transazioni finanziarie” e su questo “elemento di convergenza” si sta lavorando, ha detto il premier per cui è necessario che i vari paesi europei non vadano avanti da soli nell’applicazione” della Tobin Tax sulle transazioni finanziarie. Per Monti L’Europa ha ”dimostrato a se stessa ed agli occhi del mondo” di essere ”piu’ debole di quanto pensavamo” a fronte della crisi che non riguarda l’euro come moneta ma la situazione finanziaria di molti paesi dell’eurozona. Per il ministro dell’Economia Corrado Passera, ex capo della banca italiana Intesa Sanpaolo, è necessario “dare all’Europa una vera banca centrale, con gli strumenti per gestire il tema della stabilità e della liquidità sui mercati”.
L’euro in giornata scende a sotto 1,27 dollari, ai minimi da 11 anni sullo yen e ora tratta a circa 1,2729 mentre blo spread Btp-Bund si mantiene sopra i 520 punti base a 526 con rendimenti ormai sopra la soglia del 7% a circa il 7,12%.
GLI ORDINI ALL’INDUSTRIA TEDESCA DELUDONO
NEGLI USA IL TASSO DI DISOCCUPAZIONE SCENDE AI MINIMI DAL 2009
In mattinata il calo più marcato delle attese (- 4,8%) degli ordini all’industria ha frenato il tentativo di recupero dei listini, aggiungendo pessimismo sulle prospettive economiche dell’Eurozona a un quadro già esplosivo di incertezze su numerosi fornti: dalla Grecia che senza lo sbloco degli aiuti andrà in default entro marzo all’Ungheria, dalle banche spagnole ai timori sulla raffica di ricapitalizzazioni nel settore, dal rischio credit crunch (la Bce ha segnalato un nuovo record dei depositi a un giorno delle banche a 455,3 miliardi) allo spread italiano che corre nonostante gli sforzi di risanamento della manovra varata dal governo Monti.
A dare fiato ai listini e ad alimentare la speranza del recupero, ci hanno provato ancora una volta i dati macroeconomici arrivati dagli Usa: a dicembre l’economia americana ha creato 200.000 posti di lavoro in dicembre e il tasso di disoccupazione e’ sceso all’8,5%, ai minimi dal febbraio 2009. Ma gli umori sono presto cambiati anche oltreoceano e anche Wall Street che viaggia debole (il Dow Jones scende dello 0,16% e il Nasdaq sale dello 0,29%). A New York il petrolio apre in rialzo a 102,2 dollari al barile.
UNICREDIT SULL’OTTOVOLANTE
BANCHE ANCORA IN ROSSO
A Piazza Affari confermano il rosso le banche: Unicredit, dopo aver ridotto sensibilmente i cali durante la seduta ed essere arrivato a guadagnare fino al 5%, conferma il crollo della mattinata con un rosso dell’11,12%. Bpm cede il 4,39%, Intesa il 4,37% e Bper il 3,56%, Mps il 2,66% Banco Popolare -2,61%.
Comfermano il rimbalzotra i titoli miglior del Ftse Mib Stm che sale del 2,53% sulla scia degli utili record per la coreana Samsung,Fiat del 2,31% e Autogrill dell’1,67%, Enel Green Power +1,30% e Parmalat + 1,35%.
UNIPOL CONFERMA INTERESSE PER FONSAI
PREMAFIN BALZA DEL 14,82%
In calo Unipol (+0,64%) che ha confermato l’interesse per Fonsai (-5,86%) precisando, anche su richiesta della Consob, che sono in corso analisi ed approfondimenti relativi al dossier Premafin-Fondiaria Sai ma che al momento non è stata formalizzata alcuna manifestazione di interesse. Come invece ha già fatto separatamente il fondo Clessidra.L’azionista di riferimento di Fonsai, Premafin, sospesa dagli scambi, chiude con un balzo del 14,82%.