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Unicredit scaccia il rischio aumento e la Borsa ringrazia

FIRSTonline

I brillanti risultati di Unicredit e di Société Générale hanno rafforzato il buonumore delle piazze europee. Nel resto della finanza globale domina la prudenza in attesa del dato di domani sull’occupazione Usa, rilevante se non decisivo in vista delle decisioni della Fed sui tassi a settembre.

Avanza la Borsa giapponese +0,8%, giù Hong Kong – 0,5%, arretrano i listini cinesi: Shanghai e Shenzhen entrambi -0,3%.

Contrastata la chiusura di Wall Street: salgono S&P 500 +0,3% e Nasdaq +0,7%, sorretta dal rimbalzo di Apple +0,66% dopo 11 sedute di ribasso, nonostante la bocciatura di Bofa Merrill Lynch che ha abbassato il giudizio a neutral da buy. In calo invece il Dow Jones -0,1%.

TONFO DI WALT DISNEY, PETROLIO ANCORA GIU’

Cresce intanto il dibattito sui tassi. Dopo le dichiarazioni di Dennis Lockhart, presidente della Fed di Atlanta, favorevole ad un aumento già a settembre è arrivata la frenata di un altro governatore, Jerome Powell.che ha suggerito di attendere i prossimi dati macro prima di muoversi. Ieri, intanto, è emerso che nel mese di luglio nel settore privato sono stati creati 185mila nuovi posti di lavoro, in frenata rispetto alle 237mila unità di giugno.

Da segnalare sul fronte societario il calo di Tesla -3,1% nel dopo Borsa: la società non riuscirà a consegnare 55 mila macchine nel prossimo trimestre, come da obiettivo.

Significativa la discesa di Walt Disney (-9,17%), sostenuta dai profitti di The Avengers ma tradita dai risultati della tv via cavo. I dati hanno trascinato all’ingiù gli ltri titoli del comparto: : Discovery -12%, Time Warner -8,5%, Twenty First e Viacom -7%, Cbs -4,5%.

Ennesimo calo del petrolio. Il Brent è scivolato a 49 dollari al barile e il Wti a 45,1 dollari.

BORSE EUROPEE IN RALLY, LO SPREAD SCENDE A 112 BP

E’ stata una giornata di forti rialzi per le le Borse europee, sostenute dai buoni risultati di numerose società. A Milano l’Ftse Mib chiude con un progresso dell’1,8% Bene anche Parigi (+1,65%), Francoforte (+1,57%) Madrid (+1,16%) e Londra (+0,98%).

Si riduce ai 112 punti lo spread tra Btp e Bund, ai minimi da inizio maggio. Il Btp 10 tratta all’1,80% (contro l’1,78% precedente). Ieri Atene ha collocato 813 milioni di euro in titoli a 26 settimane, a un tasso invariato del 2,97%. Berlino invece ha piazzato 3,265 miliardi di titoli in scadenza nel 2020, con tasso in calo a 0,04% dal precedente 0,17. 

PATRIMONIO PIU’ SOLIDO, UNICREDIT SCACCIA L’IPOTESI DI UN AUMENTO

Due titoli hanno colorato di rosa l’andamento del comparto bancario europeo. A Parigi SocGen ha guadagnato il 7,9%: i conti annunciati sono i migliori dalla crisi finanziaria del 2008.

Ma non meno significativa è la performance di Unicredit che guadagna il 6,4% dopo avere annunciato i risultati del secondo trimestre 2015, chiuso con un utile di 522 milioni di euro, contro un consensus di 453 milioni.

Tutti i dati sono migliori delle attese, anche quelli sulla solidità patrimoniale: le rettifiche su crediti sono scese a 913 milioni di euro, con un calo del 6,9% rispetto al trimestre precedente e del 9,0% rispetto allo stesso periodo di un anno fa. Il rapporto crediti deteriorati netti/totale crediti netti è all’8,4% e il tasso di copertura al 51,0%. I prossimi test della Bce non fanno più paura.

Il gruppo ha anche annunciato una profonda riorganizzazione ai vertici. Lascia il direttore generale Roberto Nicastro (liquidazione di 5,39 milioni) le cui deleghe sono state ripartite ai due vice Paolo Fiorentino e Gianni Papa a cui si affianca Marina Natale. 

BENE LE ALTRE BANCHE. OGGI I RIFLETTORI SU MPS

Il rally della banca milanese si accompagna ad altri risultati positivi. Mediobanca avanza dell’1,8%, sostenuta dai buoni conti d’esercizio e dall’acquisto della britannica Cairn Capital. Nel report quotidiano di Icbpi si legge di “numeri che appaiono nel complesso in linea con le nostre aspettative, mentre il dividendo è leggermente superiore alle stime nostre e di consenso”.

Pop Emilia +2,8%. Sono in corso contatti per creare un nocciolo duro (20-25% del capitale) che potrebbe prendere la forma di un patto di consultazione. Sale anche Ubi +2,1%. Intesa +0,5%. Exploit di Carige +3,1%. Secondo Equita Sim (rating hold tp a 1,9 euro) il secondo trimestre evidenzia i progressi della banca in termini di commissioni e qualità dell’attivo.

Cresce così l’attesa per i risultati di Monte Paschi +2,8% che saranno annunciati nel pomeriggio. A Piazza Affari avanzano anche le assicurazioni. Generali +1,5%, UnipolSai +1,1%. 

IL BRASILE FRENA TELECOM. AL VIA L’INTESA CON MEDIASET

Giornata di conti oggi anche per Telecom Italia +0,81%. La società è stata ieri penalizzata dai risultati della controllata Tim Brasil al di sotto delle attese. Banca Akros/Esn scrive nel report giornaliero di “impatto negativo per Telecom pari all’1% dell’Ebitda di gruppo. Il consiglio dovrebbe procedere ad accantonamenti per rischi legati alle richieste danni degli operatori concorrenti. La cifra dovrebbe essere compresa tra 250 e 400 milioni di euro.

E’ stata infine annunciata l’intesa con Mediaset +1,97% per la distribuzione di contenuti che includono gli incontri della Champions League. Corre tra gli industriali Finmeccanica +2,5% a 13,55 euro, nuovo massimo dal febbraio 2009. Il gruppo ha chiesto un finanziamento di importo pari a 4 miliardi a fronte di un probabile aumento dell’ordine degli Eurofighter dal Kuwait che potrebbe salire fino a 11 miliardi.

Finmeccanica partecipa al consorzio con una quota del 21%. Buone notizie anche dalla controllata Fata, operante nel campo della progettazione e realizzazione di impianti industriali completi, che ha firmato un contratto per la realizzazione di una centrale per la produzione di energia elettrica a ciclo combinato, del valore di 500 milioni di euro. 

StM +3%. Fiat Chrysler avanza dello 0,5%, Cnh Industrial +2,5%. Bene i petroliferi: Eni s+2,3% i risveglia dal torpore portandosi a 16,17 euro. Tenaris +0,3%, Saipem +0,7%. 

Nel lusso spiccano Ferragamo +2,1% e Tod’s +2,2%. Perde colpi Safilo -2,87%. Equita Sim ha tagliato il target price da 12,5 a 11 euro sul titolo, confermando il rating hold. Segno più per Campari +2,1%. Barclays ha alzato il prezzo obiettivo a 6,1 da 6 euro sul titolo, confermando la raccomandazione underweight.

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