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Unicredit, Orcel: “Commerzbank autonoma per un periodo in caso di fusione, combinazione morbida”

Imagoeconomica

Nel caso in cui le nozze con Unicredit andassero a buon fine, Commerzbank rimarrebbe autonoma per un certo periodo di tempo e la combinazione sarebbe “molto più ‘morbida’ di quanto molti si aspettano”. Lo ha detto il ceo di Piazza Gae Aulenti, Andrea Orcel, illustrando al personale della controllata in Germania Hvb i vantaggi di una possibile fusione. Lo scrive Bloomberg.

In attesa delle elezioni politiche in Germania, in programma per il 23 febbraio, e del via libera della Bce alla scalata, il banchiere romano torna a spingere sulla fusione, affermando che un accordo con Commerz “comporterà un’enorme creazione di valore”. 

Orcel: “Combinazione morbida” con Commerz

L’acquisizione di Commerzbank “avrebbe un impatto potenziale su Hvb solo nel medio termine, con una combinazione che sarebbe molto più ‘morbida’ di quanto molti si aspettano”, ha detto Orcel in una nota interna inviata la scorsa settimana, riferendosi all’unità tedesca di Unicredit.  

L’integrazione tra Commerzbank e Hvb “avverrebbe solo dopo un periodo in cui Commerzbank verrebbe migliorata in modo indipendente, applicando il nostro modello, mentre Hvb continuerebbe a seguire la propria traiettoria“, ha spiegato il ceo. 

Il banchiere ha spiegato ai dipendenti che Commerzbank non ha “ottenuto buoni risultati per molti anni, nonostante ristrutturazioni profonde e dolorose successive”, aggiungendo che la banca opera ancora a livelli di efficienza e redditività ben al di sotto di Unicredit e dei suoi concorrenti Ue. L’applicazione della strategia di Unicredit a Commerzbank “comporterà un’enorme creazione di valore, ben prima di considerare le sinergie derivanti dall’ unione delle due banche”, ha ribadito il manager.

“La nostra convinzione positiva e impegno sono sottolineati dalla nostra disponibilità a fare un investimento di circa 20 miliardi di euro (20,8 miliardi di dollari) in Germania in questo momento”, ha concluso il banchiere.

Unicredit si muove anche su Banco Bpm

In attesa di possibili sviluppi dalla Germania, Unicredit pensa anche all’importante partita che sta giocando in Italia, quella su Banco Bpm, su cui lo scorso 25 novembre Piazza Gae Aulenti ha lanciato un’offerta da 10,1 miliardi di euro.

Nella serata di ieri, Unicredit ha notificato formalmente al Governo l’offerta pubblica di scambio ai sensi della normativa sul golden power. Dal momento del filing, avvenuto il 4 febbraio, l’esecutivo ha 45 giorni di tempo per fare le sue considerazioni ed eventualmente dare indicazioni. Il termine può essere esteso di ulteriori 15 giorni nel caso in cui il Governo avesse bisogno di informazioni supplementari.

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Categories: Finanza e Mercati