L’eolico e il fotovoltaico sono ormai competitivi con le fonti energetiche fossili in diversi paesi, tra cui Spagna e Brasile. Ma se gli investimenti restano stabili in Europa e nel nord America, una quota sempre maggiore si va concentrando nei mercati dei paesi in via di sviluppo: in Asia, ad esempio, gli impieghi sono passati da 20 miliardi di dollari calcolati per il 2007 agli 80 miliardi del 2011. E’ quanto emerge dall’ultimo rapporto Oir-UniCredit dal titolo “Il mercato mondiale delle rinnovabili”.
Al di fuori dell’Europa, soprattutto in Brasile e Turchia, si punta in modo particolare sull’idroelettrico, con una pianificazione da 16 GW. Complessivamente è l’Europa a vantare il volume maggiore di investimenti nei settori delle energie verdi, ma stanno acquistando sempre maggiore importanza i mercati di Stati Uniti e America Latina.
Inoltre – sottolinea ancora il rapporto – ormai le rinnovabili non sono considerate dall’industria solo come un mezzo per la produzione di energia a basso impatto ambientale. Sono sempre più le realtà che si interessano fonti rinnovabili come volano di marketing, utile per l’acquisizione di nuovi portafogli clienti, sensibili oggi più che mai al rapporto che lega il settore energetico green alla tutela ambientale.